La “questione Gattuso” provocherà, inevitabilmente, degli strascichi importanti. Non solo per l’immagine della Fiorentina e quella (non dimentichiamolo) dello stesso tecnico, che non ne esce neanche lui così “pulito”.
Ma sopratutto perché questa è la classica goccia che fa traboccare il vaso.

Dall’arrivo di Commisso, Joe Barone, come suo braccio destro, ha fatto “terra bruciata” intorno a sè e alla Fiorentina.
Spesso anche a ragione, ma senza considerare che soprattutto nel calcio non puoi permetterti di mandare tutto e tutti a quel paese, pur meritandolo. Ci sono delle regole non scritte, o hai la forza di cambiarle (ma ce l’hai?) o in qualche modo devi trovare dei compromessi.

Barone ha iniziato litigando con Chiesa, pur a ragione. Poi in Lega, con Andrea Agnelli, dove sono successe cose perfino imbarazzanti. Con la stampa fiorentina e non. Adesso con uno dei procuratori più potenti al mondo e di conseguenza con Gattuso, che ha molto credito a livello nazionale. Lo ripeto, la ragione non sta certo da una sola parte.

Il problema è semmai che Gattuso e di conseguenza Mendes sono stati scelti dalla Fiorentina, non sono piovuti dal cielo.
Non fai che dimostrare di avere una dirigenza di incompetenti.
E chi ci rimette è solo e soltanto la Fiorentina.

Quale credibilità potrà avedre adesso il club gigliato di fronte ad allenatori, giocatori, procuratori? Il futuro prossimo sarà decisivo, ma siamo davvero pronti ad aspettarci il peggio.

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