Alal fine rischia davvero grosso. Il campione del tennis Novak Djokovic ha ammesso di aver fornito dichiarazioni di viaggio errate alle autorità di frontiera australiane. “Un errore umano“, come lo ha definito, da parte di un membro del suo staff.

In particolare, nel questionario covid si è dichiarato che il tennista non aveva viaggiato nei 14 giorni precedenti, invece era stato in Spagna dalla Serbia. Il tennista aspetta ancora il verdetto di Canberra sul visto per poter partecipare agli Australian Open.

Le scuse stavolta non basteranno, perché se fosse tutto confermato avrebbe violato la quarantena da positivo, viaggiando quando non avrebbe potuto.

A fianco del figlio è scesa anche la madre, dicendo che Novak probabilmente non era a conosenza del tampone risultato positivo quando ha partecipato ad un evento in Serbia senza indossare la mascherina. RIcordiamo, tra l’altro, che il tennista numero 1 al mondo non è vaccinato ed è stato intecettato a Belgrado lo scorso 16 dicembre dopo la positività al covid.

Quando si è accorto di essere posotivo al covid si è isolato” continua la madre in una intervista a difesa del figlio.

Dopo aver scoperto la sua positività il campione ha comunque concesso una intervista ai giornalisti dell’Equipe come lui stesso ammette su Instagram: “Non volevo deludere i gioranlisti ma ho tenuto la mascherina e il distanziamento“, mentre il giornalista ha ammesso di non essere stato messo a conoscenza della positività del tennista serbo. Il giornalista continua dicendo che Djokovic ha tenuto sì la mascherina durante l’intervista, ma se la sarebbe comunque tolta per fare le foto.

Il tennista adesso rischia fino a 5 anni di carcere in Australia, pena massima per chi fornisce informazioni volutamente errate sul proprio stato di salute. Oltre a questo rischia comunque fino a 3 anni di squalifica dal tennis.

Una situazioone davvero brutta per il numero uno al mondo.

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