Con il campionato finito e la raggiunta qualificazione Champions della Juventus, c’è attesa per il futuro di Cristiano Ronaldo, capocannoniere della Sere A.

Se la Juve non avesse raggiunto il traguardo della massima competizione europea il futuro di CR7 sarebbe stato probabilmente segnato, mentre adesso è ancora tutto in discussione.
Anche se non è facile individuare un grande club europeo che possa avere le capacità economiche per garantire un futuro a Ronaldo, in questo periodo di grande crisi economica per il calcio mondiale.

Alcuni indizi arrivano dalla panchina per scelta tecnica nell’ultima partita della Juventus contro il Bologna e dall’ultimo post su Instagram del portoghese.

I bianconeri sembrano aver fatto “prove tecniche” del dopo Ronaldo e l’esperimento sembra essere riuscito. Anche se rinunciare ad un calciatore che ha segnato 29 gol in stagione non sarebbe facile per nessuno.

Attenzione però anche e soprattutto alle parole del giocatore sul suo profilo Instagram, perchè tra le righe si potrebbero leggere indizi interessanti:

La vita e la carriera di ogni grande giocatore è fatta di alti e bassi. Anno dopo anno, abbiamo affrontato squadre fantastiche con giocatori straordinari e obiettivi ambiziosi. Così abbiamo dato il nostro meglio per tenerci al massimo livello.

Quest’anno non abbiamo potuto vincere la Serie A, congratulazioni all’Inter per il titolo meritato. Comunque, devo valutare tutto quello che abbiamo conquistato questa stagione alla Juventus, in termini di collettivo e in maniera individuale. La Supercoppa Italiana, la Coppa Italia, il mio titolo di capocannoniere mi riempiono di gioia, nonostante la difficoltà nell’andare avanti, in un Paese in cui non è mai facile vincere.

Con questi obiettivi, ho raggiunto il traguardo che mi ero prefissato il primo giorno del mio arrivo in Italia: vincere il campionato, la Coppa e la Supercoppa, ed essere poi il miglior giocatore e il capocannoniere in questo grande Paese calcistico, pieno di grandi giocatori, club enormi e una cultura sportiva unica.

Ho sempre detto che non sono io a rincorrere i record, sono i record a rincorrere me. Per quelli che non sanno cosa voglia dire, è molto semplice: il calcio è un gioco di squadra, ma è attraverso l’individuo che aiutiamo i nostri club a raggiungere gli obiettivi. Cerchiamo sempre di fare di più in campo, i record eventualmente arrivano e portano con sé inevitabilmente i titoli. Alcuni sono naturale conseguenza.
Dunque, sono molto orgoglioso di quanto sia stato nuovamente replicato nei giorni scorsi: campione in Inghilterra, in Spagna e in Italia, ho vinto la Coppa in Inghilterra, Spagna e Italia, vincitore di Supercoppa in Inghilterra, Spagna e Italia; miglior giocatore in Inghilterra, Spagna e Italia; capocannoniere in Inghilterra, Spagna e Italia, oltre 100 gol per un club in Inghilterra, Spagna e Italia.

Nulla è comparabile alla sensazione di sapere di aver lasciato il mio marchio nei Paesi in cui ho giocato, e di aver dato gioia ai tifosi dei club che rappresento. Questo è ciò per cui lavoro, questo è ciò che mi spinge, questo è ciò che sempre mi farà andare avanti fino all’ultimo giorno.

Grazie a tutti quelli che hanno viaggiato con me. Restiamo insieme!”.

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