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La scelta è stata fatta, la Fiorentina ha deciso di percorrere la strada della “crescita insieme”, scegliendo un allenatore “in erba” che a Firenze può solo crescere. Crescere insieme ad una società che si proclama ambiziosa e che quest’anno, nelle due sezioni di mercato, lo ha ancora dimostrato, consegnando al suo allenatore una rosa di tutto rispetto.

Certo, c’è ancora molto da fare, tutto dipenderà da quanto la società farà anche e soprattutto nel prossimo mercato. Chi parte? Chi resta? E Kean? E De Gea? Gli interrogativi sono tanti e tutti determinanti per il futuro di questa società. Futuro che passerà, questa è l’unica cosa certa, da Raffaele Palladino, rinnovato fino al 2027 poco prima della sfida più importante della stagione viola.

Un segnale deciso, concreto, per certi versi anche apprezzabile in risposta a chi ha sempre accusato questa società di non avere programmazione. Bene, pur non avendo riconosciuto tutti questi grandi meriti di questo allenatore in questa stagione, non tanto per i puntui fatti che sono tantissimi, quanto per le idee di gioco fornite alla squadra, siamo pure pronti a capire questa scelta.

Ma che si sappia che è una scelta che potrebbe portare, nei prossimi mesi/anni, ad ingoiare ancora parecchi bocconi amari, come quello di ieri sera. Una scelta che in qualche modo potrebbe (il condizionale è d’obbligo) cozzare con la voglia di vincere subito del Popolo Viola. Ma una scelta che potrebbe anche portare lontano, basta vedere quella fatta dall’Atalanta con Gasperini (ma il Gasp era già tecnico di grande esperienza e soprattutto dalle caratteristiche totalmente differenti dal giovane Raffaele, più riconducibile ad un nuovo Allegri che ad un vecchio volpone come il Gasp).

Prendiamo pure per buona la crescita di Palladino a Firenze, poi cosa succede? Quello che è successo con Italiano? Il rischio grosso è quello di diventare la “nave-scuola” di giovani allenatori che poi vanno a finire di formarsi altrove per poi tentare il salto in grandi squadre. Davvero vogliamo essere questo? Molto, molto, rischioso. Significherebbe prendere tutta l’immaturità dei giovani allenatori per poi far godere gli altri della loro crescita.

Vi dirò, per assurdo avrei gioito maggiormente per un rinnovo fino al 2030! Avrebbe avuto molto più senso, se credi in questo allenatore. Magari con opzione per un altro anno o altri due. Insomma, blindarlo. Fino al 2027 potrebbe significare che a Firenze potrebbe finire la sua gavetta per poi, come successo al suo predecessore, dire “ciao ciao”.

Ma davvero a Firenze ci meritiamo questo? Sono stato fiducioso nella volontà di crescita di questa società ed ho avuto ragione nell’attendere, quando tutti attaccavano questa proprietà per i giocatori che (non) arrivavano. Sono stato fiducioso e sono stato ripagato, perché nelle ultime due sessioni si è vista davvero la volontà di voler crescere. Ma adesso è il tempo di altre risposte, soprattutto se non dovesse arrivare l’Europa. Cosa succederà con in tanti prestiti? Si ripartirà di nuovo da zero o ci sarà voglia di dare continuità a questa crescita? sarà un’estate molto interessante, forte la più interessante dall’arrivo di Commisso a Firenze.

Un’estate di risposte vere, dopo che una è già arrivata. Raffaele Palladino sarà l’allenatore della Fiorentina per le prossime due stagione. Per crescere insieme.

Ma… dopo??

Un pensiero su “E’ giovane e (magari) si farà. Ma oggi la Fiorentina paga l’inesperienza. Ma dopo?”
  1. Io credo che la conferma di Palladino sia figlia di conferme che Commisso ha avuto prima di ripartire dalla volontà dei giocatori più rappresentativi di rimanere a Firenze e che non dimentichiamolo sono stati voluti e rilanciati dal mister primo su tutti Ken e Gosens.

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