Game over: arriva la rescissione del contratto

Da giovane speranza a salviamo il salvabile, fino all’arresa finale. Questa, sintesi, la carriera di Tòfol Montiel in maglia viola.

Arrivato a Firenze carico di speranze da giovanissimo, dopo una Coppa Italia vinta con la Primavera nella stagione 2018-2019, il ragazzo sembrava destinato al grande palcoscenico della Serie A. Una grande tecnica in un fisico troppo esile, questo si diceva essere il suo limite.

Fatto sta che lo spagnolo non ha mai convinto nessuno degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina gigliata e Montiel si è trovato a girare l’Europa in prestito, in attesa di una scintilla che facesse pensare di non essersi sbagliati su di lui. Ma niente, quella scintilla, pur lontano da Firenze, non è mai arrivata.

Un gol in Coppa Italia contro l’Udinese è stata l’unica perla lascaita in maglia viola, perché con quel gol la Fiorentina passò il turno. Poi il vuoto, col ragazzo relegato in panchina e mai più una opportunità vera in campo.

L’ultima speranza si chiamava Siena, in Serie C, sotto la guida di un ex viola come Alberto Gilardino. Ma anche qui le apparizioni sono poche (10 presente ed 1 solo gol) e i limiti evidenti. Non adatto neanche alla Serie C, a quanto pare, per buona pace dei tanti tifosi viola che per anni ne hanno invocato l’utilizzo in prima squadra.

Tanto che a gennaio viene mandato ancora via in prestito. Finisce al Club Deportivo Atlético Baleare, squadra della sua città (Maiorca). Dove farà 11 presenze da gennaio a fine stagione.

Fino ad oggi e alla decisione di risolvere il contratto in maniera consensuale.

La Fiorentina “libera” Montiel, lasciandolo ad un futuro ancora tutto da decifrare, per un ragazzo che, ormai raggiunti i 22 anni, vede svanire in maniera definitiva le possibilità di essere protagonista nel calcio che conta.