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Dopo che è scoppiato il “caso Biraghi“, che poi è diventato “caso Giuffredi” e di conseguenza “caso Biraghi-Parisi” ho letto sui social quasi una certa euforia, nel fatto che finalmente Palladino abbia fatto fuori ufficialmente l’ex capitano viola.

Sia ben chiaro, il mister viola ha tutto il diritto di fare le scelte tecniche che ritiene più opportune, a maggior ragione con una Fiorentina che vola nelle parti altissime della Serie A e considerando anche il fatto che quando le cose, al contrario, non vanno bene, è sempre il tecnico quello a rimetterci in prima persona.

E i fatti stanno dando ragione all’ex tecnico del Monza, perchè è innegabile che da quando Biraghi ha cominciato a sedersi in panchina (non a caso dopo il primo tempo di Fiorentina-Lazio, definita la partita della svolta per la compagine viola) le cose siano andate sempre meglio. Soprattutto da un punto di vista tecnico, perchè era ormai innegabile che le prestazioni del capitano non fossero ormai più da tempo all’altezza delle aspettative gigliate.

E purtroppo al pari di quelle di Parisi, arrivato un anno fa da Empoli con belle speranze di poter prendere il posto su quella fascia sinistra una volta ereditato proprio da Biraghi (curiosamente, ma poi nemmeno più di tanto, entrambi seguiti dallo stesso procuratore, che poi è anche quello di Ranieri).

Lo stesso ex Empoli, dopo un periodo difficile nella passata stagione, quando è stato addirittura chiamato a sacrificarsi sulla fascia destra sotto la gestione Italiano, quest’anno è riuscito addirittura a peggiorare. Tanto che nelle gerarchie del tecnico viola, è finito, e ci mancherebbe altro, dietro a Robin Gosens, arrivato la scorsa estate ma già in grado di far vedere la differenza su quella fascia, sia in proiezione difensiva che offensiva. Facendo finire Biraghi addirittura come terza scelta.

Ma dopo il litigio dell’ormai ex capitano viola col tecnico, per la mancata assegnazione di una pettorina da titolare in vista della sfida di Conference contro il Lask e la dura presa di posizione del procuratore Giuffredi contro Palladino e, di conseguenza, contro la società viola (“Sicuramente a gennaio porto via sia Biraghi che Parisi da Firenze” le sue pesantissime affermazioni contornate anche da un più colorito “voglio vedere se Palladino ora ha le palle“) anche a causa di un mancato colloquio chiesto dal procuratore al tecnico e mai accordato, ecco che è proprio la Fiorentina a rischiare di trovarsi alle corde il prossimo gennaio.

Perchè una fascia che finora era perfino in esubero, rischia di rimanere addirittura senza panchina se le “minacce” del procuratore dovessero trovare sbocco. Ora tocca a Ferrari, Goretti e Pradè prendere in mano subito la situazione e vestirsi da pompieri.

Perchè ritrovarsi a gennaio con un’altra posizione fondamentale da coprire, come quella in attacco e come quella relativa al problema avuto con Bove, sarebbe davvero un enorme problema.

Oltretutto, se da una parte si parla di un giocatore in scadenza (Biraghi) sul quale nessuno potrebbe versare lacrime in caso di addio, dall’altra si parla di un patrimonio della società pagato 10 milioni e che la Fiorentina non può certo permettersi di vedersi svalutare per le “cheche” di un agente o di un giocatore scontento perché non gioca.

Senza dimenticare che, nel caso di Biraghi, stiamo parlando comunque di un giocatore che ha fatto oltre 200 presenze in maglia viola e certamente il rischio di una “bomba” a livello di tranquillità nello spogliatoio, è alto. Rischio assolutamente da evitare, perché di tutto ha bisogno in questo momento la Fiorentina, già turbata psicologicamente dalla vicenda Bove, che di un terremoto interno.

Il quale, purtroppo, sembra esserci già stato. E le cui conseguenze saranno verificabili solo dalle prossime partite. Insomma, a mio modo di vedere le cose, comunque la si voglia rigirare, c’è poco da riderci sopra. Non era questo il momento più adatto per far scoppiare il caos, in molte occasioni quando avvenuto in altre squadre, le cose sono state risolte sottotraccia. Questo è un baccano che può far male solo alle ambizioni della squadra.

Mi auguro solo che non sia l’ennesima “manovra” orchestrata a regola d’arte per “farci fuori” dalle posizioni che contano..

Alessandro Mazzoni

2 pensiero su “Il “caso Biraghi(Parisi)” è più grave di quanto si possa pensare!”
  1. Ma di che bomba parli…chi vuoi che se lo fila Biraghi uno scarpone unico che solo a Firenze i fini intenditori di calcio potevano elevarlo a capitano!

  2. La considerazione finale non ha senso. Il caso è stato reso pubblico da Palladino, per cui non ci possono essere sospetti di complotto. Per il resto si, il problema c’è, sia per la Fiorentina, che alla fine qualche sostituto per far panchina lo trova, sia per i calciatori coinvolti che intanto si muovono non per volontà di Giuffredi ma col necessario assenso della Fiorentina, ma soprattutto si muovono se veramente ci sono squadre pronte a pagare cartellino ed ingaggio, che di questi tempi non è cosa scontata. Oltretutto su Parisi Giuffredi ha commesso un grave errore strategico, perché l’ha considerato un argomento accessorio per perorare la causa Biraghi senza tener conto del fatto che il preferito a quest’ultimo era proprio Parisi… Come a dirgli che Parisi non era in grado di essere preferito a Biraghi. Un’idiozia assoluta. In ogni caso Parisi ha un lungo e ottimo contratto con la Fiorentina, ha appena scalato una gerarchia importante per giocare, non ha grosse richieste di mercato, ha un procuratore cretino, per cui piuttosto che cambiare squadra può darsi che gli convenga cambiare procuratore… Dispiace invece per Biraghi, che ho sempre difeso anche in situazioni di diffuso discredito nei suoi confronti, ma che questa volta ha sbagliato di brutto. Un capitano non destabilizza una situazione vincente con polemiche sulla pettorina. Lui ha giocato centinaia di partite con la Fiorentina ed ogni volta c’è stata gente che ha fatto la panchina per lui. La sua polemica è una mancanza di rispetto per i compagni, con l’aggravante di provenire dal capitano ed in un momento in cui la squadra va benissimo.

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