Italiano: “Il mio futuro? Finiamo la stagione e ne parliamo..”

La conferenza stampa di Italiano alal vigilia di Fiorentina-Venezia.

Cosa le ha lasciato il bagno di folla e quanto vi carica?

E’ stato bello, ci siamo goduti l’affetto della gente per quello che stiamo facendo. Non mi aspettavo così tanta gente, a noi ci ha caricati molto, aunmentano le responsabilità per queste ultime partite dobbiamo stare concentratissimi. Ora pensiamo al Venezia.

Cosa la preoccupa di più del Venezia?

Da qui alla fine giocheremo con le squadre che hanno qualcosa da ottenere in termini di obiettivi. Il Venezia gioca per la permanenza, vuol dire giocae col coltello tra i denti. Ma noi giochiamo in casa e dobbiao sfruttare l’entusiasmo di questo periodo. Mi auguro di vedere una Fiorentina come a San Siro e come al Maradona. Quando scendiamo così facciamo grandi partite. Mi auguro che sia una bella partita dove si riesca a giocare a calcio in maniera assoluta.

Sconfitta con Venezia, Empoli o Juve, quale la più indigesta? Se la sente di dire che rimarrà l’anno prossimo in viola?

Le sconfitte sono tutte brutte da digerire. Mi ricordo quella dell’andata senza i nazionali che erano arrivati il giorno prima. La abbiamo accusata, non ce la aspettavamo. La seconda domanda non esiste risposta, solo concludere benissimo, fare bene, poi si parlerà di futuro. Nessuno della società in questo momento vuole parlare di altro. Ora serve solo concentrazione sul campo. Non c’è niente e nulla di programmato, si va avanti giorno dopo giorno. Per ora non ci siamo mai posti il problema, poi si parlerà del resto.

Rotazione tra Venezia e Juventus?

L’idea è di cercare di ottenere il massimo nella gara di domani, quindi schieriamo un undici che ci permetta di vincere la partita. Non stiamo pensando a mercoledì, sapete che coinvolgiamo tutti. Col Venezia dobbiamo dare continuità, poi penseremo a come cercare di andare a mettere in difficoltà la Juve, ma ora penso solo al Venezia.

Il coro “portaci in Europa” emozione o pressione?

I ragazzi hanno capito che il finale di stagione va fatto con la massima dedizione e concentrazione. Il coro mi fa un immenso piacere, a me queste cose emozionano, mi fa piacere che la gente veda che stiamo dando il massimo. Mi fa piacere sentire il mio nome da una tifoseria come quella di Firenze.

La consocenza di Vincenzo Italiano di Firenze e dei fiorentini?

Sono qui da pochi mesi, ci si accorge subito della passione del tifoso fiorentino, praticamente è una ragione di vita che trasferisce a chi allena e a chi scende in campo. Una cosa che si conosce in tutta Italia. Io sono contento di aver risvegliato questo grande amore dopo anni di difficoltà. Per me è stata una conferma.

Paura che la gioia diventi euforia e che i ragazzi si montino la testa?

Sono sempre timori che hai ma è una perdita di tempo perché se non resti concentrato ci sono gli avversari che ti spengono tutti gli entusiasmi. Abbiamo fatto un fiore e ora cechiamo di fargli emanare buon profumo. Se abbassiamo la guardia prendiamo batoste clamorose a questi livelli.

Ecco la conferenza stampa integrale