Ne sento parlare da tanti anni, sembrava quasi un’utopia.
Ma nelle ultime ore sembra aver preso davvero forma, con tanto di comunicati ufficiali congiunti tra le squadre partecipanti: i Club Fondatori, coma amano farsi definire, dall’alto della loro superbia!

Nasce così la Superlega Europea, una sorta di “Isola dei Famosi” dove i (veri) valori del calcio non avranno più importanza, sostituiti dal “Dio denaro”. Dove non sarà più necessario guadagnarsi la partecipazione sul campo, perchè sarà sufficiente averla comprata, mettendo sul piatto capitali e sciocchi tifosi, se accetteranno di seguire un progetto del genere.

E non ho dubbi che in molti seguiranno la scia, a partire dai calciatori che faranno carte false pur di andare a giocare in uno dei club “TOP” di Europa. E d’istinto penso: quella è la porta!!

Almeno capiremo chi sono i mercenari del calcio e chi vuole continuare a giocare per valori più vicini allo sport, per quella maglia, per quei colori, per quelle città, che non avranno accesso al “club degli spocchiosi”, ma che hanno una storia da raccontare, per molti versi anche più vera.

In Italia hanno aderito (o meglio sono state scelte) Juventus, Inter e Milan. Parliamo certamente di tre club che hanno fatto la storia del calcio italiano, per carità.

Ma ricordiamo anche che ci sono squadre come la Lazio, la Roma, il Napoli, l’Atalanta, ovviamente la Fiorentina, ma anche il Torino, il Genoa, la Sampdoria, il Bologna, il Cagliari, il Parma, che hanno partecipato a scrivere la storia del nostro calcio, magari in tempi non proprio recenti.

Se ci sono tifosi che preferiscono vedere la propria squadra affrontare settimanalmente le big d’Europa, piuttosto che esaltarsi per le “vecchie” sfide di’Italia, certo il calcio, almeno per come lo abbiamo conosciuto finora, è finito. Morto. Sepolto.

Come si può pensare che Juventus-Arsenal, tanto per fare un esempio, possa essere più esaltante della storica Juventus-Fiorentina? O di Juventus-Napoli? Se davvero i tifosi di una delle tre strisciate pensano questo, allora è giusto che vada così. Ce ne faremo una ragione. Anzi, se evitassero proprio di iscriversi al campionato italiano, sarebbe pure meglio. Tre strisciate in meno.

Forse sarebbe l’occasione per assistere ad un campionato italiano più vero, con meno “sudditanze psicologiche”. Di fronte ad una Superlega manovrata esclusivamente da interessi economici, dove lo “spettacolo” potrebbe facilmente essere pilotato per accontentare un po’ tutti. Una sorta di “film” già scritto anno dopo anno, tanto per spartirsi  il loro “vil denaro”.

Una “lobby calcistica” in cui, in tutta onestà, spero di non vedere mai la mia Fiorentina., in uno di quei cinque posti liberi lasciati alle “poverelle” d’Europa, che si dovranno sudare l’accesso, loro sì, in competizione con decine e decine di altre squadre.

Quello che auspico, a questo punto, è una forte presa di posizione da parte della Lega italiana. Come delle altre leghe nazionali interessate. Che, almeno per il momento, non coinvolge quella tedesca e quella francese. Perchè nè PSG, nè Bayern e Borussia Dortmund, hanno dato adesione al progetto. Forse perchè hanno maggior rispetto per i loro campionati e per i loro tifosi.

Mi aspetto che la Lega italiana, su forti pressioni da parte dei presidenti delle “Cenerentole d’Italia”, decida di estromettere Juventus, Milan e Inter dalla Serie A. Perchè certamente il nostro campionato risulterebbe falsato, immaginando che le tre squadre menzionate metterebbero tutte le loro energie nelle partite di Superlega, che ricordo essere almeno 18 infrasettimanali in ogni stagione, piuttosto che pensare alla partita della domenica col Bologna, col Napoli o con la Fiorentina.

Oltretutto sarebbe un campionato dove verrebbe assegnato solo lo Scudetto e determinate le retrocessioni. perchè in Europa ci andrebbero a giocare solo Juventus, Milan e Inter, indipendentemente dal loro piazzamento in Italia. E dove probabilmente verrebbe sacrificata anche la Coppa Italia, che già negli anni ha perso molto del suo glorioso valore.

Del resto stiamo parlando di gente come Lotito, come Friedkin, come De Laurentis, come Saputo, come Percassi, come lo stesso Commisso, che hanno a mio avviso sufficienti “argomentazioni  economiche” e la grande occasione di riformare, per davvero, il calcio italiano.

Magari con un campionato a meno squadre, ma con la possibilità di offrire ai tifosi una competizione più vera, più aperta a tutte le squadre, più accattivante perfino per le televisioni. Ricordando che la stessa situazione riguarda diversi altri campionati europei.

E se ci sarà una Champions League o un’altra coppa europea senza Barcellona, senza Real Madrid, senza Juventus e compagnia bella, che però possa offrire uno spettacolo di calcio più vero, siamo davvero sicuri che sarebbe seguita meno dai tifosi? Utopia? Forse.

Ma di fronte all’alternativa di “chiudere i battenti” probabilmente anche l’Uefa potrebbe ridimensionare la propria fame di soldi e accontentarsi di offire al proprio pubblico uno spettacolo più genuino. Forse un po’ più povero, ma certamente più vero.

Se per molti la Superlega Europea è la morte del calcio, per me è una grande opportunità per chi non ne farà parte. A patto che ci sia la volontà di dare vita ad una nuova era calcistica. Perchè il disinnamoramento per questo sport, da parte dei tifosi italiani, è tangibile.

E questa è forse la più grande occasione per ridare al pubblico un calcio più vicino a quello del passato. Quando una maglia, i suoi colori, avevano ancora un significato. Quando la passione per questo sport era qualcosa da tramandare ai propri figli.

Anche senza un Fiorentina-Juventus.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *