L’inchiesta Prisma procede nelle sue indagini ed emergono particolari che incastrano sempre più la Juventus nella sua totalità.
Dalle ultime intercettazioni allo studio degli inquirenti, appare chiaro come perfino John Elkann fosse a conoscenza dei “giochetti” di bilancio dei bianconeri. La Juventus rischia di sprofondare come nel 2016 con Calciopoli. perché lo scandalo coinvolge tutti i livelli societari e non solo. Dai dimissionari Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved all’attuale ds Federico Cherubini addirittura ai giocatori Chiellini e Bonucci fino ad arrivare appunto a Elkann.
John Elkann dopo le dimissioni di tutto il Cda bianconero ha preso in mano le redini del club nominando Gianluca Ferrero come nuovo presidente e Maurizio Scanavino nuovo dg.
Ma dalle intercettazioni è emerso che anche lui era a conoscenza di tutto, come si evince da una telefonata del numero 1 di Exor con l’ormai ex presidente della Juventus, il cugino Andrea:
“Il tema qua – dice il presidente – e torniamo alla genesi, all’anamnesi delal sitauzione: noi abbiamo sempre preso dei rischi e il consiglio è sempre stato informato che siano stati presi. E si sono sempre trovati dei correttivi strada facendo“. Con la replica di Elkann: “Sì, però come ricordi, tu avevi detto che alla fine c’è sempre stato, da parte della direzione sportiva […] si sono allargati.”
A quel punto Agnelli tira in ballo proprio le plusvalenze: “Esatto facendo eccessivo ricorso allo strumento delle plusvalenze: se ti crolla il mercato, ti crolla il mercato! Questo è un dato di fatto“.
Poi i due parlano di Allegri. Elkann dice che deve stare attento “a non dire che le politiche che sono state atte in questi anni erano dissennate, si è speso un sacco di soli per dei giocatori che non sanno. E poi quelle che erano le prerogative di mercato, erano prerogative dei mercati in quel momento. Adesso bisogna gestire le cose al meglio […] tanto alla fine di quello che hanno fatto gli altri prima, chi se ne frega“.
“Sì, sono perfettamente d’accordo” replica il cugino.