Nelle parole di Lorenzo Venuti tutto il suo orgoglio nel vestire la maglia viola:

Obiettivi? Meglio partire dal basso, senza obiettivi strani come è successo negli anni scorsi, quand parlavamo di Europa e ci siamo ritrovate a lottare per altri obiettivi. Troviamo un’identità di squadra poi ci poniamo gli obiettivi. Mi piacerebbe fare gol in uno stadi opieno di tifosi, l’anno scorso ho segnato in Coppa ma lo stadio era vuoto. Nel gruppo, quelli con cui mi trovo meglio, sono i giovani della Primavera, mi piace dare loro consigli. Comunque vado d’accordo con tutti, sono una persona solare, cerco di essere i fratello di tutti i miei compagni. Di altri sport mi interesso al padel, mi fa divertire. prima di iniziare a giocare a calcio ho fatto nuoto, perché ero piccolino ed esile. Poi a 7 anni ho iniziato a calcio. La maglia viola è la mia seconda pelle, sono arrivato qui a 9 anni, cerco di trasmettere il senso di appartenenza e cosa significhino per me questi colori e questa città. Quando indosso la fascia di capitano per me è motivo di orgoglio, lo è già la maglia, figuriamoci la fascia. Vlahovic? E’ un giocatore che ha davanti un futuro inimmaginabile. Io non sono un tifoso che mette i paletti ad un giocatore. Chi è qua deve esserci perché ci vuole stare. E lui lo sta dimostrando. Italiano? Studia tantissimo il calcio, lo vive molto intensamente. Ci chiede un gioco minuzioso nella scelta della giocata. Facciamo molto lavoro sulla costruzione del gioco Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. Il mister è partito dal basso e ha vinto campionati. E’ un vincente. L’anno scorso lo Spezia ha raggiunto la salvezza con una indentità. E’ il primo obiettivo che dobbiao avere. Tanti fiorentini nella Fiorentina in futuro? Credo sia un progetto realizzabile. Ci sono tanti ragazzi bravi e sarebbe un motivo di vanto

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