L’ennesima vergogna del calcio italiano si sta per compiere. La Fiorentina ha provato in tutti i modi a schierarsi contro l’emendamento, ma la “guerra” di Lotito sembra portare ormai ad una vittoria.

Le squadre indebitate col Fisco, che dovrebbero versare i contributi entro il prossimo 22 dicembre, i particolare l’Irpef sospesa nel 2022 con la scusa del covid, avranno adesso 5 anni di tempo per mettersi in regola. E per giunta senza alcuna multa.

Così, squadre che nelle ultime sessioni di calciomercato si sono potute permettere anche spese oltre le proprie possibilità, adesso avranno modo di mettersi in regola in tutta calma, nonostante il primo parere contrario da parte del Governo Meloni.

L’emendamento è apparso e la paternità è chiaramante di Lotito nonostante non ci sia alcuna firma. 60 rate mensili di cui le prime 3 da saldare subito e niente mora nè penalizzazioni sportive.

Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, l’emendamento mette d’accordo tutti i partiti, da Fratelli d’Italia a PD a Movimento Cinque Stelle.

Non si tratta di regali – le parole di Lotito – perché pagheremo tutto. Ci avevano promesso una rateizzazione, altrimenti non avremmo sospeso i pagamenti. Hanno dato un miliardo a fondo perduto ai cinema, allo sport non hanno dato nulla, ma il vero ammortizzatore sociale siamo noi.

Non a caso la Lazio, insieme a Torino, Sampdoria e Verona, hanno rinviato tutti i pagamenti da inizio anno e dovrebbe sborsare circa 40 milioni di arretrati.

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