Ancora Aleksandr “Sasha” Kokorin dai canali ufficiali della Fiorentina:

La Russia non mi manca, sono nato a 600 km da Mosca e mi ci sono trasferito quando avevo 10 anni. Ci ho vissuto per 15 anni. Mi piace la birra, quando posso dopo la partita me ne bevo una. La vodka invece non mi piace, è uno stereotipo che a tutti i russi piace la vodka. Ai russi non piace bere troppa vodka, una quantità normale. Come il vino in Italia, dove se ne beve un bicchiere ai pasti. Per me in Russia è difficile, anche quando commetto un piccolo errore la gente ne fa un problema grosso. L’italiano avevo iniziato a parlarlo, ho in programma di continuare a impararlo on line. Capisco molte parole ma non so strutturare una frase. Parlo molto con Dragowski, che è polacco, un paese vicino alal Russia. Il polacco è molto simile al russo. Parlo con Vlahovic e Milenkovic, in inglese ci capiamo bene. La mia famiglia viene prima del calcio, se sto bene riesco a giocare bene. Sono cambiato quando è nato mio figlio, prima non capivo la vita al 100%. Sono tranquillo, gioco con lui, prima ero più emotivo. Ora penso solo ad allenarmi e ad ascoltare allenatore e dirigenti

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