Era il 29 agosto del 1926 quando dall’unione della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas e del Club Sportivo Firenze nasceva la Fiorentina.
Fu il marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano a dare l’impulso per la nascita della nuova società con i colori sociali bianco e rosso che richiamavano i colori della città e quelli delle squadre di origine.
Solo tre anni più tardi, nel 1929, la Fiorentina passerà all’attuale colore caratteristico viola per volere dello stesso marchese Ridolfi.
Due i tricolori portati a casa dalla Fiorentina, nel 1955/56 e nel 1968/69, oltre a sei Coppe italia e una Supercoppa italiana in ambito nazionale.
La Fiorentina è stata la prima società italiana ad aver vinto un trofeo internazionale UEFA, la Coppa delle Coppe nel 1960/61 e una delle 14 squadre europee ad aver disputato tutte le finali continentali.
Il miglior marcatore viola della storia è stato Gabriel Omar Batistuta con 203 reti, seguito da Kurt Hamrin con 179 e Miguel Montuori con 77. A seguire il miglior marcatore italiano, con 72 reti, Giancarlo Antognoni, oggi nello staff dirigenziale viola, che ha vestito la maglia della Fiorentina dal 1972 al 1987.
Il presidente gigliato più titolato è stato Vittorio Cecchi Gori (1993-2002), con una Supercoppa Italiana (1996) e due Coppe Italia (1995/96 e 2000/01). Dopo la vittoria della seconda Coppa Italia la società di Cecchi Gori fu dichiarata fallita. Dalle stelle alle stalle per il club viola.
A seguire, con due titoli ciascuno, Enrico Befani (1956-1961) con la Coppa delle Coppe nel 1960/61 e lo scudetto nel 1955/56 (oltre alla Coppa Grasshoppers) e Nello Baglini con lo scudetto nel 1968/69 e la Coppa Italia nel 1965/66 (oltre alla Coppa Mitropa nel 1966).
Quindi il marchese Ridolfi (1926-1942) con un solo titolo (Coppa italia nel 1939/40) e Ugolino Ugolini (1971-1977) con la Coppa Italia del 1974/75.
Nessun titolo, purtroppo, per Ranieri Pontello (nonostante il secondo posto famoso del 1981/82), per Lorenzo Righetti (gestione Pontello dal 1987 al 1990), per tutta la gestione Della Valle (dal 2002 al 2019) e per Mario Cecchi Gori (dal 1990 al 1993 prima che passasse al figlio Vittorio).
L’augurio che con la nuova gestione Commisso, iniziata appunto nel 2019 dopo la cessione della famiglia Della Valle, oltre a spegnere 94 candeline si possa rivedere un trofeo importante a Firenze.

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