Molti tifosi (e giornalisti) continuano a dare la colpa a Vincenzo Italiano, al suo modulo, che non consentirebbe facilmente agli attaccanti di fare gol.

Se consideriamo l’attacco della Fiorentina in questa stagione, infatti, in 13 partite tra Beltran e Nzola ha segnato un gol solo l’ex Spezia. Poco, troppo poco, praticamente nulla. Con la squadra in quinta posizione in classifica, con i gol delle sue punte (perchè per Italiano, ovviamente, sono attaccanti anche Nico Gonzalez che di gol ne ha fatti diversi e gli altri esterni…) la Fiorentina sarebbe probabilmente prima!!

Ma la colpa è davvero del tecnico gigliato? Se guardiamo anche ai risultati della precedente stagione, con Cabral e Jovic in rosa, si potrebbe pensare di si. Perchè gli attuali giocatori di Benfica e Milan, hanno trovato pure loro parecchie difficoltà ad incidere in fase realizzativa durante la passata stagione, con risultati molto altalenanti ma evidentemente non sufficienti per mister Italiano. Altrimenti sarebbero ancora con la maglia viola, giusto?

Il fatto è che pure con i lusitani e con i rossoneri, il brasiliano e il serbo hanno combinato poco e nulla dall’inizio della stagione. Per Cabral solo un gol inutile nel 4-1 in Coppa di Portogallo, poi tanta panchina e prestazioni insufficienti. Tanto che l’ex Basilea è finito nel mirino della critica, considerando che è costato la “bellezza” di 25 milioni, mica noccioline!

E per Jovic le cose vanno perfino peggio. E’ arrivato al Milan col sogno di aver ritrovato una grande squadra degna di lui, visto che a Firenze, soprattutto all’inizio, si sentiva solo di passaggio, destinato a palcoscenici ben più importanti. Ma quei palcoscenici, per lui, possono ancora aspettare. Perché il serbo nei primi mesi in rossonero è stato un vero disastro. Fino al tragicomico infortunio di ieri sera, durante il riscaldamento del match di Champions contro il PSG.

Dunque anche Schmidt e Pioli hanno dei moduli che non permettono ai loro attaccanti di non segnare? Evidentemente no, visto che i problemi sono solo per i due ex viola. E la controprova è il fatto che Dusan Vlahovic a Firenze segnava col pallottoliere. Stesso modulo, giocatore diverso. Dunque il problema è il modulo di Italiano? I fatti dicono di no!

Nzola non è Vlaovic, ci mancherebbe, ma ha le caratteristiche giuste per poter tornare a segnare con una certa continuità anche con la maglia viola. Ceto è entrato in un loop complicato, dove tutto adesso gli va male. Ma noi siamo fiduciosi che le cose potranno cambiare. O almeno, siamo speranzosi. Perché di sicuro non abbiamo là davanti di peggio di quello che avevamo nella passata stagione.

Dunque, attendiamoli con tanta speranza e che loro .. si sveglino prima possibile!

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