Se ne parlava ormai da parecchio tempo, alla fine l’operazione è andata a buon fine.

Cristiano Biraghi è tornato a “casa” essendo cresciuto nel vivaio dell’Inter. Il club nerazzurro puntava forte sul trerzino viola, i dubbi erano legati alla contropartita tecnica offerta alla Fiorentina.

Dalbert ha fatto un po’ le bizze, aspettandosi (forse perfino sopravvalutandosi) di meritare un club più blasonato e che magari giocasse la Champions.

Alla fine ha scelto Firenze e si è detto pure “felice di essere qui“. Speriamo che sia vero.

Quello che lascia semmai perplessi è la formula con la quale Dalbert è arrivato in Fiorentina. Se per Biraghi si è trattato di prestito con diritto di riscatto a 10 milioni, per il brasiliano si è trattato di prestito secco.

Una discreta similitudine con quello che successe l’anno scorso con Gerson prelevato dalla Roma con la stessa formula. Entrambi brasiliani ed entrambi non hanno certo fatto salti mortali per vestire la maglia di Firenze.

Speriamo, almeno, che i risultati in campo siano diversi. Perché Gerson che ha giocato praticamente tutte le partite dello scorso campionato (anche in maniera a volte inspiegabile visto il rendimento in campo) non si può dire che abbia lasciato un bel ricordo di sé da queste parti.

Non che si rimpianga il buon Biraghi, per carità. Il fatto che sia nel giro della Nazionale di Mancini e che sia praticamente titolare a sinistra fa solo capire quanto scarseggino giocatori italiani in quel ruolo.

Non ce ne voglia, Cristiano, ma la sua mancanza non credo che si sentirà. C’è semmai da capire se in quel ruolo possa dire davvero la sua Dalbert, visto che all’Inter ha giocato in generale molto poco.

Il tempo ce lo dirà.

Per il momento accogliamolo a Firenze e salutiamo (almeno momentaneamente) Biraghi per la sua nuova avventura alla corte di Conte.

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