Statistiche M'Bala Nzola

Doveva essere la partita della svolta dopo le tre sconfitte consecutive in campionato senza per giunta aver segnato reti. In effetti è arrivata una vittoria, che proietta la Fiorentina in testa alla classifica del girone con due punti di vantaggio.

Ma è il come ad aver lasciato tutti perplessi, visto anche il risultato della partita al Franchi (6-0) che aveva messo il Cukaricki che aveva delineato le diverse categorie di differenza tra la formazione serba e quella italiana.

Il risultato di 1-0 è uscito come una sconfitta e i maggiori quotidiani italiani non hanno mancato di sottolinearlo.

Il Corriere Fiorentino, oltre che sulla Fiorentina, punta il dito su Nzola: “Tre punti, e basta. E meno male che la gara col Cukaricki doveva essere la pillola per curare il mal di gol e per riprendere slancio. Una rete su rigore e poi, di fatto, il nulla. Brutta, la Fiorentina di ieri, che risultato (e classifica) a parte si porta dietro solo brutte sensazioni: l’ennesima prova deludente di Nzola (nonostante il secondo timbro stagionale), l’infortunio di Mandragora, ed un’altra risposta negativa da chi invece dovrebbe sfruttare queste occasioni per mettersi in mostra.”

Non è da meno Gazzetta, che parte dalle cose positive per poi affondare il colpo: “Vittoria, conquista del primo posto nel girone e Nzola che finalmente si (ri)sblocca. Detto così, sembrerebbe un trionfo invece per la Fiorentina sono solo belle notizie a margine di una prestazione più che opaca che conferma il suo momento no. La Viola passa a Leskovac di corto muso, grazie al rigore del centravanti in cerca di se stesso (e, ahinoi, rigore a parte non si è ancora ritrovato). E fa sembrare il modesto Cukaricki, con tutto il rispetto, una squadra vera. I problemi mostrati di recente in campionato si sono rivisti tutti: gioco troppo prevedibile, giro palla lento e occasioni col lumicino. Italiano ha chiesto più coraggio e giocate individuali. Non si sono viste. Se vogliamo il bicchiere mezzo pieno, la difesa stavolta non ha commesso errori da matita rossa quando il rivale, a tratti, è stato persino pericoloso. Ma tant’è. Quei tre punti dati per scontati e invece sofferti, risultano più preziosi dopol’1-1 tra Gent e Ferencvaros. Ma contro di loro ci vorrà ben altra Viola.”

Il Corriere dello Sport ci va giù altrettanto pesantemente: “Su quello che abbiamo visto sul campo di Leskovac meglio stendere un velo pietoso. Anzi, ci correggiamo: una cosa decente c’è, il secondo gol viola (finalmente) di Nzola, su rigore, arrivato all’alba della partita. L’angolano si è procurato il penalty (la sua cosa migliore) e poi lo ha realizzato (con un’esecuzione da brividi). Oltre a questo, niente. Perché la Fiorentina ha giocato una partita incomprensibile, avendo davanti una delle peggiori squadre fra quelle che partecipano a una coppa europea. Strapazzato all’andata 6-0, il Cukaricki poteva e doveva essere ancora un avversario da prendere a pallonate. Serviva una goleada, per rinforzare la differenza reti generale, teoricamente utile in una volata a tre squadre per un solo accesso alla qualificazione diretta. Invece la Fiorentina ha giocato senza voglia, senza anima, senza concentrazione, senza spunti.

E infine La Nazione, che però puntualizza anche la nota positiva del risultato finale: “La notte serba di Conference regala soprattutto sbadigli, ma alla fine, la Fiorentina non si lamenta

Un pensiero su “Conference, i giornali bocciano la Fiorentina”
  1. Noi tifosi non sappiamo niente di come vengono allenati dal tecnico, anche perché siamo trsportati dall’enfasi che la squadra del cuore deve essere sempre all’altezza di come sono stati fatti gli acquisti, del rispetto della maglia che indossi e del club che rappresenti, dopo tutto questo dobbiamo considerare che chi allena la squadra deve avere la competenza e l’orgoglio di allenare una squadra con ambizioni, non diciamo di scudetto ma di lottare per un posto tra le prime 5 , 6 del campionato. Ma quando vediamo che dopo tre sconfitte in campionato nella stessa maniera senza nai provare a modificare un minimo di tecnica , allora anche chi come me che di calcio se ne intende poco, però vedo le partite di squadre italiane e squadre estere da oltre 60 anni, un poco, ma poco mi faccio delle domande. Si può sbagliare una volta anche due volte, ma una squadra che si è data degli obiettivi ben precisi come lo ha detto il suo presidente e tutti i dirigenti, la terza non può sbagliare. Ci siamo capiti.

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