E’ il giorno di Fiorentina-Milan. Una partita mai come le altre, complici anche le tensioni scaturite qualche anno fa dopo la “strana” qualificazione eruropea dei rossoneri proprio a danno dei viola.

Una vendetta spesso arrivata in quel di San Siro, ma con più difficoltà all’Artemio Franchi di Firenze. In questo campionato la Viola ha già battuto i rossoneri in casa propria, con un secco 3-1 in una delle più belle partite sotto la guida tecnica di Montella. Da allora, però, molte cose sono cambiate.

Partendo proprio dalle panchine. Su quella viola non c’è infatti più Montella, ma Beppe Iachini. E su quella del Diavolo non c’è più Giampaolo, sostituito proprio dall’ex viola Stefano Pioli. Che sarà una partita delicata per l’attuale tecnico rossonero, è cosa certa. A Firenze ha lasciato il cuore, sia da giocatore che da allenatore. Dopo la tragedia di Astori, come lui stesso ha ammesso, “la mia vita non è stata più la stessa“.

Da quella partita di settembre sono cambiati anche diversi giocatori nelle squadre. A Firenze sono arrivati Igor, Duncan, Agudelo, Kouamè (ma indisponibile) e Patrick Cutrone. Proprio per quest’ultimo quella col Milan è una partita dai grandi stimoli, essendo stato messo da parte e spedito in Inghilterra proprio da Rino Gattuso, quando militava in rossonero.

Eppure Cutrone potrebbe partire dalla panchina, perchè in questo momento va di moda la Vlahovic-mania. Ma il suo ingresso a partita in corso potrebbe essere molto probabile.

Dall’altra parte è arrivato un certo Ibrahimovic, uno di quei giocatori “datati” ma che anche passeggiando riesce a fare la differenza in campo.

C’è molta curiosità per vedere lo “scontro tra i giganti”, Zlatan da una parte e uno dei suoi più grandi fan, Dusan, dall’altra. C’è da imamginare che stasera per Vlahovic sarà una partita dove dare tutto, per non perdere il confronto col suo mito.

E poi un certo .. Rebic. Un giocatore che a Firenze conosciamo molto bene. Solo per il nulla che ha lasciato.

Dopo alti e bassi in giro per il mondo, il buon Rebic sembra aver trovato al Milan la sua dimensione. Andando a segno con una certa continuità. Che, in qualche modo, spaventa la Fiorentina che con i gol dell’ex ha un conto sempre tristemente aperto.

La sensazione è però che stasera, la Fiorentina, dovrà preoccuparsi a pensare più a se stessa che al Milan. Perchè ha dimostrato che quando ci sta con la testa sono cavoli amari per gli avversari. Ma proprio tra le mura amiche ha trovato le più grandi difficoltà. “Questione di mentalità” ha sentenziato “dottor” Beppe.

Serve una svolta, proprio al Franchi. E l’occasione è di quelle ghiotte. Perchè proprio conro le grandi squadre, o presunte tali, la Viola quest’anno ha fatto le migliori partite.

Speriamo che stasera sia una di quelle e che il cammino della Fiorentina possa proseguire anche dando un dispiacere al grande ex.

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