Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è intervenuto a Radio Bruno per parlare di Fiorentina, del Viola Park e dello stadio Franchi:

La mia esperienza alla Fiorentina è una cosa che ricordo sempre con grande felicità. Un momento intenso, dove si passò dal dramma ma poi riuscimmo a trovare un bravo imprenditore per salvare la squadra. Quegli anni sono momenti cardini del mio impegno politico. Commisso e la burocrazia italiana? Comprendo dal punto di vista umano, soprattutto dopo la sua storia di vita. Torna in Italia, sceglie Firenze per dare il suo contributo e la mentalità americana va a cozzare con la burocrazia italiana”.La mia esperienza alla Fiorentina è una cosa che ricordo sempre con grande felicità. Un momento intenso, dove si passò dal dramma ma poi riuscimmo a trovare un bravo imprenditore per salvare la squadra. Quegli anni sono momenti cardini del mio impegno politico. Commisso e la burocrazia italiana? Comprendo dal punto di vista umano, soprattutto dopo la sua storia di vita. Torna in Italia, sceglie Firenze per dare il suo contributo e la mentalità americana va a cozzare con la burocrazia italiana.

Io so che tutti stanno facendo il massimo per trovare una soluzione. C’è uno spirito costruttivo e penso che noi, come fiorentini, dobbiamo esserne orgogliosi. Se ne parlava dai tempi di Batistuta. I Della Valle fecero i “Campini”, ma con il Viola Park si è certo un ambiente per tutte le categorie calcistiche. Si creerà un vero clima viola, che stimolerà i più giovani. Italiano? Oltre alla delega allo sport, gli darei la gestione del bilancio. Sa motivare i giocatori che vanno a superare i meriti tecnici e contemporaneamente, con lui i calciatori di poca valutazione diventano importanti. Italiano è una grande risorsa per la Fiorentina”.

Infine, sul Franchi: “Le parole di Marcheschi sono realistiche. La mia idea che ho sempre portato avanti è quella di prenderne atto e capire che non possiamo seguire i progetti precedenti. Commisso ha spiegato che non ci sarà dal punto di vista economico. Allora con questi 130 milioni, cerchi un architetto per fare le cose che contano: la copertura e un po’ di spazi sotto le tribune”

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