Sono stati spesi 44,5 milioni e incassati 63,7 milioni: con un attivo di 19 milioni si chiude anche il mercato della Fiorentina. Non giudichiamo il mercato su attivi o passivi di bilancio, il Napoli ha dimostrato che si vince lo scudetto anche vendendo bene e acquistando meglio.

Vediamo i nostri giudizi, assolutamente sulla carta, al mercato della Fiorentina, reparto per reparto.

PORTIERI

E’ rimasto Terracciano, è arrivato un giovane di belle speranze come Christensen (6 milioni). Si pensava ad un portiere che potesse essere quasi da subito titolare (tipo Vicario) ma alla fine si è scelto di puntare su un profilo parimente giovane, che in prospettiva potrà dire tanto, ma che al momento parte dietro a Terracciano. Da un punto di vista della formazione titolare, quindi, non è cambiato molto, sostituendo Cerofolini con l’ex Copenaghen.

Voto: 5,5

DIFESA

Questo era il reparto dove si poteva e si doveva fare un grande investimento, ma alla fine il colpo è rimasto in canna. Partito Igor per 17 milioni, è arrivato solo lo svincolato Mina. Che tra l’altro non ha le caratteristiche che chiedeva Italiano (centrale mancino come Igor). Il colpo Theate si è arenato in dirittura d’arrivo, è rimasto Quarta, con le sue amnesie. Mina non può essere considerato un titolare come poteva esserlo Igor, passo indietro per quanto riguarda i centrali. Certo l’arrivo di Parisi (10 milioni) al posto di Terzic (5,5 milioni) è stato un bel colpo, in ottica presente e futura, come la conferma di Kayode. Mezzo punto in più per l’arrivo del terzino dall’Empoli. Ma resta il reparto dove la Fiorentina ha perso di più. Uscito anche Rasmussen (3 milioni).

Voto: 5,5

CENTROCAMPO

Qui i miglioramenti a nostro avviso ci sono stati, eccome, evidenti. Certo, è partito un pezzo forte come Amrabat (10 milioni), un giocatore che però nel gioco di Italiano aveva poco da dire. E’ arrivato Gino Infantino (3.5 milioni), giovane di grandi prospettive in previsione del post Bonaventura (che Dio lo tenga in salute ancora per anni), ma soprattuttto Arthur Melo (2 milioni), giocatore di indiscussa qualità, che nelle prime partite in maglia viola ha già preso in mano la squadra e all’ultimo tuffo Maxime Lopez (1 milione) dal Sassuolo, un regista vero di quelli che ce ne sono ancora pochi in Europa. E poi è comunque rimasto anche Castrovilli, seppure con grandi dubbi sul suo recupero fisico e di conseguenza sul suo futuro. E’ rimasto anche Duncan che potrà fare molto comodo a Vincenzo Italiano oltre a Mandragora e Barak. Sono molte le cartucce in questo reparto per il tecnico viola. Usciti anche Zurkowski (3.2 milioni) e Maleh (5 milioni)

Voto: 8

ATTACCO

Rivoluzione completa per quanto riguarda le punte. Via Cabral (20 milioni) e Jovic (0 milioni), dentro Nzola (10 milioni) e Bèltran (12 milioni). Il salto di qualità a nostro avviso è evidente, magari non si è ancora visto nelle prime uscite, ma alla lunga i benefici ci potranno essere eccome. Qualcosa in più si poteva fare sugli esterni, positiva la permanenza di Kouamè, uno dei migliori in campo contro il Rapid Vienna, confermato (e ci mancherebbe) Nico Gonzalez, è partito solo Saponara e al suo posto è arrivato Sabiri (che era stato comunque acquistato nello scorso mercato di gennaio dalla Samp). Per il resto tutto è rimasto uguale, con Ikonè e Sottil che devono ancora dimostrare di poter essere più decisivi in fase realizzativa. valeva la pena sacrificare almeno uno dei due per un esterno più decisivo. E’ rimasto anche Kokorin, che ha fatto bene in precampionato. Ma per lui si potrebbero ancora aprire le porte di qualche camnpionato estero dove il mercato è ancora aperto.

Voto: 7

Con la medie dei voti per reparto si arriva alla media del mercato viola: 6,5

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