In questo momento mi sento solo di dire..
“Grazie di tutto Beppe.
Avrei voluto che ci lasciassimo in modo diverso, anzi, avrei voluto che con la Fiorentina ti potessi togliere tante soddisfazioni che sicuramente come Uomo, ancor prima che come allenatore, ti meriteresti.
Io sono cresciuto vedendoti correre sul prato verde del Franchi e ancora prima su quello del “Comunale”. E quante volte ero su quelli spalti, in Curva Fiesole a gridare “Picchia per noi Beppe Iachini”.
Era una Fiorentina che non vinceva tantissimo, anzi, non vinceva proprio nulla.
C’eri anche in quella tanto maledetta quanto incredibile stagione 1992/1993, quando una squadra costruita, almeno sulla carta, per vincere, finì in Serie B.
C’eri, sì.
E ci sei stato anche in Serie B, per riportarci subito dove ci spettava.
In quella squadra c’erano grandi giocatori, eppure arrivare anche solo in Europa, per noi, era come vincere lo scudetto.
C‘era una passione, tra noi ragazzi, che oggi non c’è più. Siamo diversi, il calcio è diverso, il mondo è diverso.
Tu sei rimasto uno di quei giocatori che ci faceva innamorare del calcio, non sei mai stato riconosciuto come un fuoriclasse, ma eri uno di quei giocatori che in campo doveva esserci. Sempre. Uno dei pochi davvero indispensabile. Uno di quelli che esce sempre dal campo con la maglietta da strizzare. Perchè davi sempre tutto. Sempre.
Da allenatore hai avuto fortune alterne, ma mai ti sei tolto quelle grandi soddisfazioni che un Uomo come te si meriterebbe.
Speravo, personalmente, che il tuo Giglio potesse dartele.
Non è andata così. E non solo per colpa tua.
Ti ringrazio per la salvezza a cui ci hai portato nella difficile stagione passata e soprattutto ti ringrazio per averci sempre provato. Pur forse con i tuoi limiti, i tuoi difetti.
Senza mai ammainare la bandiera.
Quella bandiera viola che, mi auguro ,porterai sempre nel cuore. Come noi custodiamo te, nel nostro.
Ti voglio bene Beppe. Grazie. Grazie di tutto
Continua sempre a picchiare per noi, grande Beppe”
Alessandro Mazzoni