E’ la prima conferenza stampa di Beppe Iachini in un pre gara con la Fiorentina. Tanti gli argomenti toccati, alcuni molto interessanti.

Avere ritrovato gli ultrà e vedere 800 persone quanto ti può aiutare?

A me non è che piace tanto di quello che c’è stato e che ora c’è, per rispetto di chi ci è stato prima. Abbiamo buoni margini di miglioramento sotto tutti gli aspetti. Anche sul campo, a me piace che la squadra vada ni campo sapendo bene cosa fare. Se abbiamo preso qualche gol di troppo dobbiaom anche variare questa tendenza. Sotto l’aspetto fisico chiedo delle cose alle mie squadre. Non posso pensare che possa arrivare in due settimane. Devo andare a mettere dei mattoni settimana dopo settimana per non fare danni e portare benefici. Nelle mie esperienze è sempre successo così. Abbiamo iniziato a lavorare. Non ho la bacchetta magica, non sono presuntuoso, ma a me piace il lavoro e i ragazzi stanno dando grande disponibilità. Mi è capitata una cosa anomala, perchè sono arrivato e c’erano le vacanze. Abbiamo fatto solo sette giorni di allenamento. Mi auguro che siano serviti, sono curioso anche io di valutare che cosa abbiano appreso e poi dare continuità a questo lavoro. Per far diventare la squara figlia del loro allenatore sotto l’aspetto della mentalità e del gioco. Mi ha fatto molto piacere l’accoglienza dei tifosi e li ringrazio. Un affetto che nei miei confronti c’è sempre stato. Mi auguro e sono convinto che questo affetto vada verso i giocatori che vanno ni campo. Noi cercheremo sul campo attraverso il lavoro quotisiano di presentare una squadra che renda orgogliosi i tifosi.

Che cosa ti ha colpito maggiormente in questi primi giorni di lavoro, sia con i giocatori che con la dirigenza? Avete già approfondito un discorso di mercato o c’è l’attesa di Commisso?

La prima, gli occhi dei ragazzi, vogliosi di apprendere cosa devono fare e come. Mi ha fatto molto paicere. Ho capito quanto avessero fame di sapere. Nello stesso tempo mi ha sorpreso che ho sentito dire che lavoriamo tanto, deve essere la normalità. Se la Ferrari va al Mugello e prova la macchina per 3 giri invece che per 54 come fa poi a farne 54 in gara. Noi dobbiamo essere pronti a giocare la partita dall’inizio alla fine, come se alla fine ne dovessimo iniziare un’altra. Attaccare gli spazi e andare in profondità viene dal fare un buon lavoro. Sul mercato abbiamo le idee chiare, ne ho parlato già con la società. Però io sono concentrato sul campo, del mercato è giusto che ne parli la società. Ho talmente tante cose d fare coi ragazzi. La società sa cosa fare per rendere più omogenea questa squadra secondo la mia visione.

Tra le problematiche c’è stata la difficoltà a segnare. Si è dato una spiegazione?

Dovunque sono stato le mie squadre hanno sempre segnato tanto, anche battendo i loro record personali. I miei attaccanti hanno sempre fatto tanti gol. Poi i gol possono venire in tante forme, io li chiedo dagli esterni e dai centrocampisti. Per questo bisogna andare a occupare gli spazi giusti. Tutti i ruoli possono essere giusti o sbagliati, dipende come vengono interpretati. Anche le palle inattive sono da sfruttare da diverse posizioni del campo. Stiamo lavorando sotto tutti gli aspetti. Per far diventare una azione positiva bisogna andare a prendere la palla nel modo giusto. Ho visto che abbiamo una tendenza a tornare indietro e a me non piace, bisogna verticalizzare e andare in profondità. Sempre mantenendo l’equilibrio. Non so quanto sia già stato appreso in una settimana di questo, continueremo a lavorare in questo senso.

Secondo te sei al volante di una Fiat che può diventare una Ferrari?

Siamo alla costruzione della macchina, curando i pistoni e la potenza della macchina. E’ il momento in cui stiamo vedendo il telaio, portando tutti i ragazzi a una crescita individuale. Che va a sommarsi alla tattica di reparto. E’ normale che ci vorrà un po’ di pazienza. Son convinto che avranno una crescaita.

Domani già una partita determinante contro il Bologna.

Ci stiamo preparando per questo, sappiamo la forza degli avversari, la squadra di Sinisa ha fatto un grande lavoro ed è già figlia del suo allenatore. Va dato grande merito, le conoscenze nel calcio sono fondamentali. E’ dove vogliamo arrivare noi, loro si conoscono bene ma noi dobbiamo andare in campo per fare la nostra prestazione. Abbiamo lavorato sotto questo aspetto. Servirà attenzione e concentrazione per 95 minuti a prescindere da quello che accade perchè le partite si possono sempre riaprire. Questo deve essere l’atteggiamento di squadra. Non si vince la partita individualmente.

Come sta Chiesa? Come lo ha visto sotto l’aspetto psicologico?

Appena sono arrivato alla vigilia di Natale ero qui e ci ho subito parlato. Gli ho subito detto cosa mi aspetto da lui. Mi ha dato grande disponibilità e rimanendo qui per le vacanze ha dimostrato quanto ci tiene al suo lavoro e alla Fiorentina. Sono sicuro che rivedremo presto il vero Chiesa. E’ nel gruppo al 200%. Sono fiducioso, anche se nel singolo a me non piace parlare tanto. A me piace parlare del gruppo.

Come hai trovato questa squadra mentalmente?

Quando fai un punto in sei partite è normale che ti vengono meno delle sicurezze. Poter fare risultato porta fiducia. Ora i giocatori rischiano meno il gesto tecnico, cosa che non deve accadere perché il calcio è fatto di questo. Come ho detto ai ragazzi è facile fare gli allenatori e i giocatori quando le cose vanno bene. E’ quando vanno male che si deve mettere tutto. Queste situazioni non vanno subite ma aggredite. Buttare via le nuvole e far tornare il sereno.

Questo lavoro che definisci normale hai detto che necessita di tempo. Quanto tempo ci vorrà?

Questo non lo posso dire, mi auguro di vedere qualcosa già domani. Quanto si è assorbito non lo posso ancora dire.

Ci sono calciatori che in precedenza non hanno giocato molto. Come li ha visti?

Io non lascio per strada nessuno per mia abitudine. Per me sono tutti uguali, lavorano nella stessa maniera e gli insegno le stesse cose. Magari posso avere bisogno di quei giocatori e se non li hai considerati poi non ti danno. Spesso le partite te le fanno vincere chi subentra. Se no i cambi a cosa servirebbero? Io mi preparo anche una seconda e terza partita in modo da sapere come cambiare in corsa.

Badelj e Pulgar sono compatibili in campo?

Per caratteristiche occupano la stessa posizione in campo.

Nello spogliatoio qualcuno ha chiesto di andare via?

No assolutamente nessuno. Le valutazioni saranno fatte in base ad altre cose, non in questo senso.

Quale aspetto vorrebbe vedere per primo come progresso?

Mi auguro di poter vedere la fase di non possesso, l’organizzazione difensiva e vedere i movimenti di attacco che abbiamo preparato. In quale percentuale riusciremo a esprimerli lo saprò dopo la partita. Mi auguro però di vedere già alcune cose che abbiamo preparato. Anche sotto il punto di vista dell’atteggiamento, dello spirito.

Un giocatore che le ricorda Iachini giocatore?

Non saprei, magari non c’è nello specifico. Non per questo non ci sono buoni giocatori. Mi auguro che ci siano più forti di me.

C’è qualcuno che non sta bene?

C’è stata un po’ di influenza in questi giorni, vediamo dopo il dottore.

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