E’ arrivato a Firenze tra dubbi (tanti) e certezze (poche). Dubbi legati soprattutto al suo passato burrascoso, al fatto che Aleksandr Kokorin non avesse mai giocato fuori dalla Russia, alla sua condizione di forma considerando che non giocava da oltre due mesi.

Le certezze arrivavano dai commenti positivi degli allenatori che lo hanno avuto in squadra, Fabio Capello su tutti.

La qualità di “Sasha” Kokorin, almeno quella non si discute.
Ci si pongono numerose domande, semmai, sulle parole del DS Pradè, che lo aveva annunciato come “giocatore pronto a dare una mano da subito alla Fiorentina“. Mai profezia fu più sbagliata.

Perchè il buon “Sasha” ha giocato in tutto 77 minuti con la maglia viola e sicuramente ha impressionato più per i problemi che si sta portando dietro che per quello che si è visto in campo. Anche perché, in campo, non si è visto praticamente nulla.

I problemi, invece, ci sono e sono l’unica certezza su questo ragazzo.
Da un po’ di tempo sta svolgendo un lavoro di recupero personalizzato, ma in pochi hanno capito quando si potrà vedere “la luce”. Addirittura il giocatore è stato visitato a Villa Stuart a Roma, lo stesso istituto dove aveva fatto le visite mediche prima della presentazione.

Il dato di fatto è solo uno, molto difficilmente Kokorin sarà in grado di aiutare la Fiorentina in questa stagione, come aveva ottimisticamente pronosticato Pradè, la speranza è di vedere le qualità del giocatore nella prossima stagione.

Pronostici poco azzeccati anche per quanto riguarda il secondo acquisto viola del mercato di gennaio, Kevin Malcuit. Perchè da suo utilizzo col contagocce da parte di Prandelli, si evince che il giocatore o non è in forma (altro giocatore definito pronto dal DS..) oppure, cosa ancora più grave, non rientra nei piani tattici dell’allenatore.

Ma chi ha dato il via libera anche a questo acquisto allora?

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