Tra la Fiorentina e la Conference League, ad Atene, ci sarà l’Olympiakos!

I greci hanno fatto un cammino in Europa davvero incredibile, battendo il Ferncvaros (la Fiorentina ha pareggiato entrambi gli incontri ai gironi), e per ultimo nientemeno che Fenerbahce e addirittura i fortissimi giocatori dell’Aston Villa, massacrati sia all’andata (4-2 a Birmingham) che al ritorno (2-0 ad Atene). Tanto di cappello davvero!

In Grecia hanno vinto la bellezza di 49 scudetti. L’Olympiakos non è propriamente la squadra di Atene (lo è l’AEK, storici rivali, infatti si giocherà la finale nel loro stadio) ma del Pireo, la zona portuale, quella meno ricca. I tifosi sono caldissimi e si faranno sentire per tutta la partita.

Nonostante l’ottimo cammino in coppa, in campionato le cose non andavano bene, tanto che a marzo si è dimesso l’allenatore Carvalhal, sostituito dall’esperto Josè Mendilibar, che ha guidato il Siviglia alla vittoria dell’Europa League contro la Roma l’anno scorso. Il gioco dell’Olympiakos potrebbe mettere in seria difficolta la viola, giocano molto chiusi ed hanno un contropiede micidiale (chiedere proprio agli inglesi), metodo di gioco che da sempre crea tantissimi problemi a Vincenzo Italiano. Arrivano tantissimi cross in area dagli esterni che, a differenza del tecnico viola, non giocano spesso a piedi invertiti.

In porta c’è Tzolakis, protagonista del passaggio del turno ai rigori contro il Fenerbahce. I centrali sono Carmos e Retsos, quest’ultimo con un passato al Verona. Terzino destro il brasiliano Rodinei, a sinistra Ortega. Al centro Vicente Iborra, vecchia conoscenza della Fiorentina, giocava nel Siviglia di Emery ed ha sconfitto i viola nel 2015 in semifinale di Europa League. I giocatori più importanti nel gioco di Mendilibar sono appunto gli esterni, Podence, ex Wolverhampton e Fortounis, il capitano.

Come fantasista può giocare lo stesso Fortounis oppure Ciquinho, oppure un ex viola che a Firenze ha lasciato il segno, Stevan “Jo-Jo” Jovetic, l’unico giocatore insieme a Justin Kluivert ad aver segnato nei cinque maggiori campionato d’Europa.

La punta di diamante èil marocchino El Kaabi, autore di 27 gol in stagione, di cui 10 in Conference League. Sua la doppietta che ha steso l’Aston Villa nella gara di ritorno.

Insomma, un osso durissimo per la Fiorentina (ma lo sarebbe stato anche l’Aston Villa). Ci vorrà una viola molto ma molto attenta a non sbagliare nulla. Nota positiva, una squadra greca non raggiungeva una finale europea dal 1971. Speriamo che, almeno sotto questo aspetto, l’esperienza dell’anno scorso possa rivelarsi decisiva. Se lo augurano tutti i tifosi, altrimenti ci sarà da farsi molto ma molto male.

Questa è la sintesi del 4-2 con cui ha messo l’ipoteca del passaggio del turno a Birmigham

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *