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“Se questo è calcio…” potrebbe iniziare così la cronaca di questa serata di finale di Coppa italia 2019/2020 tra Napoli e Juventus.

Si è tornati in campo, per giocare una finale che per la prima volta in 72 anni è stata giocata a “porte chiuse“.

Un clima surreale, quello in cui si sono affrontate le finaliste Napoli e Juventus che rispettivamente avevano eliminato Inter e Milan nelle due semifinali anch’esse giocate senza pubblico per l’Emergenza Coronavirus.

Con le voci che dal campo rimbalzano nelle casse delle televisioni degli italiani, lo spettacolo in campo è stato tutt’altro che appassionante. Come del resto era immaginabile, considerando che i calciatori venivano da tre mesi di stop.

Meglio il Napoli in campo, che colpisce anche un palo clamoroso nel finale che potrebbe chiudere la partita. Poca, pochissima Juventus, con CR7 che fallsice un altro appuntamento importante dopo la Supercoppa di inizio stagione persa contro la Lazio.

Il tempo regolamentare finisce comunque 0-0. Si va direttamente ai rigori, niente supplementari, per evitare troppi sforzi fisici agli atleti che da ora dovranno scendere in campo ogni tre giorni per recuperare tutte le partite.

Fatali dal dischetto gli errori di Dybala e Danilo per i bianconeri. Decisivo il tiro dagli undici metri di Milik che regala ai partenopei la Coppa Italia.

Prima vittoria in carriera per Rino Gattuso da allenatore, una gioia immensa dopo il gravissimo lutto che lo ha colpito pochi girni fa con la perdita della sorella.

Da segnalare il triste spettacolo con i “finti tifosi” della scenografia dell’Olimpico. Si poteva evitare. E il discorso a fine partita di Rino Gattuso ai giocatori del Napoli finito per la prima volta nei microfoni di uno stadio vuoto: “E adesso verso la Champions” il gridi di battaglia di “Ringhio”

Per la Juventus un’altro boccone amaro, dopo la perdita della Supercoppa italiana. In campionato la Lazio è col fiato sul collo della compagine di Sarri che potrebbe, in caso di perdita anche dello scudetto, chiudere la stagione in maniera totalmente fallimentare. Solo l’eventuale conquista della Champions potrebbe affievolire il malumore. Malumore che potrebbe portare, a fine stagione, perfino all’addio di Cristiano Ronaldo.

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