Così mister Vincenzo Italiano in conferenza stampa alla viglia della partita che vale una stagione, la finale di Atene:

IN AGGIORNAMENTO (AGGIORNA LA PAGINA O PREMI F5)

“Queste sono partite da 50 e 50, unico vantaggio è che l’abbiamo già giocata l’anno scorso. Domani dobbiamo far valere questa esperienza. La sto vivendo con grande attesa, per noi è una rivincita e domani dovremo fare di tutto per essere concreti e concentrati. L’anno scorso l’epilogo non è stato positivo, dobbiamo mettere quella amarezza in campo. L’importanza di Dodò? Averlo recuperato al 100% dall’infortunio per noi è molto importante, poi in quel ruolo abbiamo anche Kayode che ha fatto bene in campionato e l’esperienza di Faraoni, direi che siamo messi bene sulla destra. Su cosa puntare? In questi tre anni ho parlato tanto di identità, non dovremo perderla, è quella che ci ha permesso di arrivare fin qui. Ovviamente ci vorrà anche tanta concretezza e attenzione ai dettagli. Come fermare El Kaabi? Abbiamo portato delle catene e dei lucchetti (ride, ndr). Arriva con tanta convinzione e autostima perchè in Europa ha segnato tanto. E’ pericoloso sotto ogni punto di vista ma non è l’unico pericolo. Abbiamo preparato alcuni aspetti tecnici per limitarlo. Olympiakos avvantaggiato dal fattore campo? Lo stadio sarà divo al 50% anche se si gioca nella città in cui vivono. Non hanno viaggiato come noi, ma dal momento che si gioca tutto questo non conterà più. Vincerà chi avrà più fuoco dentro. Rimpianti in questi tre anni di Serie A? Giocare in Europa non ci ha spesso permesso di poter preparare bene certe partite, qualche volta la concentrazione in Europa ci è mancata in campionato. Comunque in questi tre anni il rendimento è stato positivo, quando sono arrivato a Firenze giocare tutte queste semifinali e finali non mi passava neanche per l’anticamera del cervello.Ora concentriamoci solo sul fare una grande partita domani e alziamo un trofeo. La maturità raggiunta in questi tre anni? Io sono sicuramente diverso da quando sono arrivato. In questi tre anni non mi sono mai fatto mancare nulla sotto il punto di vista tattico. I giocatori di valore ceh ho avuto in questi tre anni mi hanno aiutato a crescere. Il ricordo della notte di Praga? Penso che solo alcuni episodi non ci hanno permesso di gioire. Mi ricordo le facce dei ragazzi al fischio finale, facce che non vorrei rivedere domani. Nessuno ha la certezza che si possa giocare di nuovo una finale in carriera, ho detto ai ragazzi di giocare come se fosse la loro ultima possibilità. I rigori? Ci abbiamo lavorato, sappiamo che può essere una possibilità. Abbiamo tanti giocatori che hanno la personalità per batterli. Un fioretto in caso di vittoria? No, non ci ho pensato, ci penserò da adesso. Non capiterà ma se dovesse capitare… qualcosa ci inventeremo. Futuro? I mio telefono spesso è spento o in silenzioso, non mi interessa sentire nulla. Mi sono solo concentrato sulle partite importanti giocate finora. Non voglio distrarmi e pensare ad altro. Tutto può succedere, il calcio è strano. Portare nove squadre in Europa? Sappiamo di avere anche questa responsabilità, cercheremo di portare una gioia anche per i nostri amici di Torino. Il presidente? E’ molto carico, lui non soffre i viaggi in aereo come me. Ha parlato alla squadra e trasmette tanta fiducia. Poi domani in campo qualche goccia di sudore va buttata per lui, per la sua famiglia, per Joe barone, per la famiglia di Joe Barone, per tutto quello che abbiamo vissuto in questi mesi. Il presidente non meritava di soffrire così per la perdita di un amico. Bisogna domani sudare tanto per loro.”

LA LIVE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *