Arrivano anche le parole di mister Italiano dopo la conquista della Conference nel playoff contro il Rapid Vienna:

“Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e siamo stati ripagati già dal secondo tempo dell’andata dove avevamo creato tanto. Si doveva fare questa partita, passare il turno non era semplice, squadra tosta come l’anno scorso il Twente. Siamo felici perché domani saremo presenti al sorteggio. Questa Fiorentina ha già il percorso dell’anno scorso, ormai ci tengono e hanno capito che si può crescere e diventare ancora più forti e più squadra. L’Europa ci ha dato tanta maturità. Dobbiamo portarcela anche in campionato, ora inizia il tour de force e dobbiamo fare bene in entrambe le competizioni. Nico? Ha dimostrato la sua voglia di essere il leader scegliendo la 10, un numero pesante che va onorato e lui si è preso questa respondabilità. E’ un attaccante completo e per me può migliorare ancora tantissimo. Mercato? Ci sono alcune situazioni che andranno risolte, vediamo,. Questi sono gli unici movimenti che si devono fare, per il resto per me la squadra è già stata migliorata. Vediamo che succede poi tireremo le somme. Arthur come Torreira, può fare dei gol? Per me può fare anche gol, può essere un centrocampista completo, sa attaccare gli spazi. Quando arriverà ad una condizione ottimale può diventare un giocatore completo. Nzola? Non ha mai fatto una amichevole, ha lavorato da solo, non ha fatto la preparazione. Entrare in condizione non è semplice, lui ha una stazza imponente. Troverà la sua forma e migliorerà. Farà molto di più.”

in sala stampa:

“Twente e Rapid Vienna sono due avversari tosti, potevamo trovare anche qualcosina di meno difficile, vuol dire che anche quest’amno dovevamo essere messi alla prova. Noi siamo stati bravi ad aggredirli, ma si stava complicando dopo lo 0-0 del primo tempo. Poi abbiamo fatto un secondo tempo straordinario. Volevamo a tutti i costi questi gironi. Noi abbiamo oggi iniziato con qualche tifoso che è totalmente l’opposto di incitare, non capisco questo atteggiamento che a me dà fastidio. Ognuno poi fa quello che crede, si dovrebbe essere tutti uniti, ma non sarò io a cambiare questi atteggiamenti, io sono pagato per andare in campo. In partite come queste si cerca l’ataccamento dle pubblico, gli avversari sono tosti e la posta in palio è altissima. Dedico questa vittoria alla mia famiglia che mi sostiene sempre. Amrabat? Non devo rispondere io. Kokorin? E’ tornato diverso e va premiato chi si impegna e dà l’anima. Quando Vincenzo Italiano vede il sudore da chanches a tutti lui si è meritato questi minuti..”

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