L’editoriale di Enzo Bucchioni sulla vittoria della Fiorentina sull’Atalanta su LabaroViola:

“Ho la netta sensazione che non sia stata percepita l’esatta, grandissima importanza, della vittoria sull’Atalanta. Lo dico perché ascolto e leggo gente accapigliarsi sulla prestazione di Nzola e Dodò, ma anche su altri nomi e altre cose tipo il solito discorso del gioco, senza andare dritto a quello che è successo: questa era una partita fondamentale e la Fiorentina l’ha vinta. Con merito, con carattere, con determinazione. S’è rivista la squadra che non molla, che crede in quello che fa, compatta attorno al suo allenatore. Che fosse una prima svolta della stagione non si dovrebbe neppure dire, ma ricordiamolo. La Fiorentina era stata spazzata via dall’Inter, quindici giorni di stop nella negatività a volte rendono difficile il lavoro, torni in campo, giochi male e l’Atalanta subito va in vantaggio. C’erano tutti i presupposti per un’altra sconfitta e la prima crisi della stagione. La Fiorentina invece s’è tirata fuori con le sue forze […] Ma l’allenatore è stato bravo anche nel decidere di giocare senza un regista puro. La mossa ha sorpreso Gasperini che aveva preparato Koopmeiners su Arthur. Bene ha fatto Italiano a tenere in panchina il brasiliano che non ha ancora nelle gambe tre partite la settimana e, ovviamente, può andare in difficoltà contro un centrocampo come quello dell’Atalanta con tre giocatori molto forti fisicamente. Chi ha scritto che è stato un errore, ha dimenticato in fretta che la Fiorentina ha giocato per un anno intero con due mediani (Amrabat e Mandragora) senza un regista puro. Trattasi comunque di una mossa che smentisce anche tutti quelli che, chissà perché, definiscono Italiano un integralista. Certo, non cambia la sua idea di calcio (perché dovrebbe?), ma cambia spesso le caratteristiche degli interpreti. Ha vinto lui perché alla lunga l’Atalanta non è riuscita a trovare le contromisure […] Un’altra novella racconta che “i centroavanti non segnano”. Tanto per sfrugugliare. Posso dire chissenefrega quando una squadra segna comunque tre gol e il suo gioco è basato sugli inserimenti degli esterni, dei centrocampisti e dei difensori sfruttando gli spazi aperti dal centroavanti? Lo dico: chissenefrega. Poi, ovviamente, se anche i centroavanti iniziassero a segnare sarebbe meglio, ma lo faranno. La cosa fondamentale nella Fiorentina non è chi segna, ma come si muove la squadra, se funziona la fluidità. Ma parliamone pure del centroavanti. Sento un’ariaccia attorno a Nzola e sinceramente mi chiedo il perché. Anzi, lo so. Perché viene dallo Spezia retrocesso, perché è un pupillo dell’allenatore e perché ci sono delle vedove di Cabral che poi non ho capito bene il perché visto quel che non ha fatto in viola.”

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