FIGC e Lega Calcio sono sempre più specchio di un calcio italiano alla deriva. Come del resto i loro storici “condottieri”. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, da una parte c’è la FIGC che vorrebbe un riforma del campionato da 20 a 18 squadre, condizione avallata dai grandi club (Juventus, Inter e Milan) e che ha fatto infuriare, tra gli altri, il patron del Torino, Urbano Cairo, che ha parlato di un “tentativo fallito di fare una Superleghina“, visto che la proposta è stata ampiamente bocciata.
Dall’altra parte la Lega Calcio che invece punta ad un modello “Premier League” che le garantirebbe maggiore autonomia. Nel mezzo i club con i loro litigi. L’ultimo, si dice memorabile, sarebbe avvenuto tra il patron della Lazio, Claudio Lotito e l’avvocato dell’Inter, Angelo Capellini. Lotito chiede le dimissioni immediate da parte di “Beppe” Marotta che rappresenta tutte le società in consiglio federale.
Lunedì si preannuncia una assemblea ad altissima tensione.