Quello che doveva essere un “anno di transizione” rischia di diventare un “anno da incubo“.

Il Presidente Rocco Commisso rischia di entrare nella storia coma il primo presidente ad aver portato la squadra in Serie B appena arrivato a Firenze.

E, conoscendolo, farà “carte false” pur di evitarlo.

Non devono essere giorni facili per Rocco questi di dicembre. Tra le traversie per la costruzione del nuovo stadio e una Fiorentina sull’orlo del precipizio. La Serie B è a un passo e questa squadra sembra al momento totalmente incapace di uscire dal tunnel in cui si è infilata.

Colpa anche di Montella, certo. Lo sbaglio più grande che è stato fatto è stato senz’altro quello di confermare un allenatore che aveva già miseramente fallito nel finale della scorsa stagione come nei precedenti club.

Serviva ripartire da zero.

Montella si è dimostrato incapace di dare anche solo una sembianza di gioco a questa squadra. Lui che oggi polemizza a distanza con Pradè sulla rosa della squadra, perchè non ha avuto il buon senso di dimettersi alla fine del mercato estivo? Troppo facile parlare ora, caro Vincenzo!

Il secondo altrettanto gravissimo errore, dovuto in parte anche dal poco tempo a disposizione, è stato quello di aver costruito una squadra di troppi giovani e di giocatori “esperti” in lampante declino. Insieme ad altri presi quasi “a caso”.

Mettiamoci pure la sfortuna per gli infortuni che ha patito questa squadra, Ribery e Chiesa su tutti.

Ma le responsabilità di chi questa squadra l’ha costruita e di chi l’ha portata nel baratro sono sotto gli occhi di tutti.

Ora Commisso deve riflettere. E farlo bene. Trovare l’allenatore giusto (o il traghettatore fino a giungo) per questa squadra. Ma non basta. Dovrà mettere mano al portafoglio nel mercato di gennaio.

Perchè con questa rosa probabilmente avrebbe difficoltà a restare in serie A anche Guardiola.

Serve un centrocampista di spessore (non un altro Badelj) e serve un attaccante che faccia gol da affiancare a Vlahovic. Questi due, come minimo. Per salvarci, senza se e senza ma.

E a giugno (anche prima) riflettere ancora. Perchè un Direttore Sportivo che si presenta con Badelj come suo miglior acquisto e con Pedro come “bomber della stagione” a me farebbe venire grandi dubbi.

Tra parentesi, è nato un “simpatico” giochino proprio tra il DS Pradè e l’allenatore Montella. Un gioco antico come il mondo che si chiama “scaricabarili“.

Ecco, caro Commisso, se dobbiamo giocare proprio a questo gioco almeno facciamolo fino in fondo. Se non si vede una svolta scarichiamoli, questi “barili”.

Alessandro Mazzoni – QFR

Un pensiero su “Ora serve la mano di Commisso. E il suo portafoglio.”
  1. Montella è indifendibile, ma anche il DS ha le sue colpe. E se si continua a traccheggiare, anche il buon “papà” Rocco e lo “zio” Joe dovranno assumersi le loro responsabilità. Che altrimenti di Fast Fast Fast ci sarà solo la retrocessione…

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