Nei giorni scorsi si era diffusa la voce secondo cui la finale di Conference League poteva essere spostata da Atene in altra sede per motivi di ordine pubblico.

E’ lo stesso governo greco, per bocca del vice-premier Pavlos Marinakis, a darne secca smentita:

“No, non so nemmeno perché sia ​​stata scritta una cosa del genere. Da più di tre mesi, se non sbaglio, il nostro Paese ha da tempo l’onore di apprendere la notizia che sarà onorato dello svolgimento di una finale europea. Una settimana fa abbiamo avuto il piacere di constatare che una delle due squadre che parteciperanno è greca. Sarebbe impensabile espellere questa organizzazione dal nostro Paese. In effetti l’atteggiamento dello Stato a tutti i livelli dimostra che non c’è alcun problema, lo dico per chi vuole rovinare queste celebrazioni. Perché vivremo una vera festa. Che sia una festa per il calcio greco. L’ELAS (l’esercito della nazione, n.d.r.) ha dato tutte le garanzie necessarie, così come il Vice Ministro dello Sport e il Ministro della Protezione dei Cittadini. C’è un aggiornamento che stiamo procedendo normalmente. Voglio chiarire che non si tratta di cambiare la sede della finale di Conference League

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