Torna a parlare mister Prandelli e lo fa senza peli sulla lingua alla vigilia della partita di Coppa Italia contro l’Udinese.

Partita importantissima dalla quale il tecnico si aspetta risposte positive dopo la figuraccia in casa contro il Benevento.

Situazione simile a quella del 2006/2007 con la penalizzazione?
In quella situazione non eravamo soli, avevamo i tifosi con noi. Da soli non ce l’avremmo mai fatta. Ora giochiamo senza pubblico e scelgo i giocatori che non hanno paura della paura ma la affrontano. Dobbiamo pressare e correre di più, voglio un gruppo che abbia voglia di essere una squadra. I dati contro il Benevento sono imbarazzanti.

Vlahovic?
Col Benevento ha corso con buona intensità, ma gli attaccanti devono essere serviti di più, avere più possibilità. In questo manchiamo. Domani mi aspetto una squadra battagliera. Dobbiamo passare il turno perché per noi è importante, alle altre gare ci penseremo dopo.

Sentito il pesidente Commisso?
Si, è stato chiaro come sempre. Dobbiamo tirare fuori la grinta e tocca a me farlo. Senza questa non si va da nessuna parte. Meno male che giochiamo subito, voglio vedere se i giocatori hanno recepito il messaggio. Voglio vedere se hanno la personalità di affrontare la paura.

La gara col Benevento?
Nel primo tempo la abbiamo giocata con un buon atteggiamento ma il Benevento ha recuperato quasi tutte le seconde palle. Non mi è piaciuto che non ci sia stata una reazione veemente, che deve sempre esserci.

Un aiuto dai senatori?
Nei momenti di difficoltà devono venire prima fuori gli uomini e poi i calciatori. Se ho degli uomini veri non sbaglieremo più le partite sotto il punto di vista almeno del carattere. Se avessimo 5-6 Pezzella in più lotteremmo già per la Champions. Dobbiamo aggredire la paura, non ci sono più scuse. Temo l’Udinese perché fisicamente è una squadra molto forte.

La rosa di quest’anno rispetto a quella del 2006/2007?
Allora abbiamo avuto il tempo di lavorare per un anno insieme, non una settimana come adesso. Togliamoci dalla testa il calcio spettacolo, dobbiamo reagire alla paura. Dopo che avremo fatto punti aggiusteremo anche la qualità. Abbiamo singoli di qualità ma non c’è una qualità di gruppo.

Attaccamento alla maglia?
Forse molte persone hanno valutato questa squadra con aspettative più alte a quello che è il suo reale valore. Ora bisogna formare un gruppo che sia squadra. Purtroppo in questo momento i giocatori non possono vivere la città e capire cosa è Firenze. Ma io lo sto raccontando a loro.

Assenze?
Ribery, Bonaventura,Callejon e Venuti non partiranno per Udine.Conto di recuperarli per Milano.

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