Sembra una frase scontata, ma di fatto non lo è: quando sbaglia un attaccante è un’occasione persa, ma quando sbaglia un portiere è un gol subito.

Negli ultimi giorni abbiamo assisitito a clamorosi errori da parte di alcuni portieri, che in alcuni casi sono costati carissimo alle loro squadre. Parliamo esempio dell’errore di Dragowski in Coppa Italia contro la Juventus, con quell’uscita “a farfalle” che ha spalancato la porta per il gol (decisivo) di Bernardeschi, pur con la complicità di Biraghi.

Parliamo della clamorosa papera di Meret in Empoli-Napoli, con quell’incredibile errore che ha spianato la strada all’Empoli per il recupero e poi il sorpasso sugli azzurri. Con in partenopei che hanno dovuto dire addio allo scudetto dopo la seconda sconfitta in terra toscana.

Il ruolo del portiere negli ultimi tempi è diventato sempre più decisivo, dovuto anche al fatto che in diversi moduli l’estremo difensore è chiamato a partecipare al gioco della propria squadra. Insomma, non più solo capacità con le mani, ma anche (in molti casi perfino sopratttutto) con i piedi, come nel gioco di Vincenzo Italiano.

E sbagliare, con tanta partecipazione alla manovra, diventa molto più probabile. Ne sa qualcosa perfino un Campione d’Europa come Donnarumma, con la papera in Champions che ha dato il via alla rimonta del Real Madrid. Ci è cascato negli ultimi giorni perfino un Campione del Mondo come Buffon a Parma, con quel pallone rimasto lì tra i piedi e poi “rapinato” dal giocatore avversario.

L’ultimo in ordine cronologico è stato il giovane portiere dell’Inter, Radu. Che a Bologna ha lisciato clamorosamente il pallone per il gol vittoria del Bologna da parte di Sansone. Un gol che ha decretato la sconfitta in terra emiliana da parte della squadra di Inzaghi, probabilmente decisiva per la rincorsa scudetto.

E sono state lacrime, per il giovane portiere nerazzurro, a fine partita. Lacrime “asciugate” dai compagni che, capito il delicato momento del compagno, hanno addirittura fatto scudo per preservarlo dall’avidità di una telecamera. Una notte da sogno che si è trasformata in un incubo per il giovane portiere rumeno.

Forza ragazzi, il successo non è non cadere, ma sapersi rialzare dalle peggiori cadute.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *