La cronaca racconta di Tonali e Zaniolo in lacrime davanti alla Polizia che li ha interrogati a Coverciano durante il ritiro con la Nazione. Uno choc costato caro ai due giocatori, che sono perfino tornati a casa perché non in grado di gestire attualmente questa pesante situazione.
Paura giustificata? Cosa rischiano davvero i giocatori coinvolti, al momento Fagioli (Juventus), Tonali (Newcastle) e Zaniolo (Aston Villa)?
Per quanto riguarda la sanzione amministrativa, l’articolo 4 della legge 401 del 1989, al comma 3 (quello contestato ai diretti interessati ovvero per chi scommette su siti illeciti), si parla di arresto fino a 3 mesi o una somma da centomila a 1 milione .. ma di “vecchie” lire, che anche rapportato agli attuali euro è una cifra piuttosto ridicola per un giocatore del loro livello.
Ben diverso, invece, il rischio riguardo la giustizia sportiva. Se verrà accertato, come nel caso di Fagioli, che le scommesse sono state fatte sul calcio, si rischia una squalifica fino a 3 anni, che possono diventare 5 se la squadra in cui si è scommesso è quella in cui si giocava al momento della scommessa. Zaniolo, a differenza di Fagioli, sostiene di aver giocato soltanto a Blackjack su una piattaforma illegale, in questo caso la giustizia sportiva non potrebbe intervenire. Ma gli inquirenti, che hanno sequestrato i telefoni degli indagati, stanno controllando tutte le chat. Una ulteriore aggravante potrebbe essere l’eventuale coinvolgimento con la criminalità organizzata.
C’è la possibilità di ottenere comunque uno sconto di pena del 50% nel caso si patteggi prima del deferimento (quello che dovrebbe fare Fagioli). Se il patteggiamento invece dovesse arrivare dalla data del deferimento alla prima udienza in tribunale, lo sconto sarebbe di un terzo. Sconto che potrebbe essere anche superiore nel caso qualcuno decidesse di collaborare con la Procura portando elementi nuovi ancora sconosciuti agli inquirenti.
Ergo, la paura da parte dei diretti interessati è più che giustificata.