“Non sanno neanche loro quale sia il problema, non hanno una forza identitaria. Sei alla vigilia di partite fondamentali dove trovi avversari talmente forti da darti motivazioni, ma essere asfaltati dalla Fiorentina significa non avere dignità. Ai giocatori dico che oltre al logo davanti, sul retro c’è anche il proprio cognome, quindi bisogna dare tutto. Bisogna rappresentarsi meglio, tirare fuori i coglioni in queste prestazioni altrimenti è la fine. La Fiorentina sembrava il Real Madrid, ci hanno letteralmente asfaltati”. Parole durissime quelle di Angelo Gregucci rilasciate ai microfoni di Radiosei, all’indomani della sconfitta della Lazio in casa della Fiorentina.

“Siamo carenti a livello strutturale, ma queste mancanze non giustificano il tipo di prestazione fatta. La Fiorentina pressa, ma sicuramente è un elemento che Sarri e il suo staff avranno affrontato, la giocata per andare in porta l’abbiamo fatta. Ma dopo il gol non è cambiato niente, nemmeno a livello di entusiasmo: a inizio secondo tempo avevo la consapevolezza che non fosse cambiato nulla. Penso che la Lazio abbia una struttura, ma ha una debolezza sull’identità del gruppo e sulla forza d’insieme. Lo scorso anno Romagnoli e Casale li volevamo in nazionale a furor di popolo, e ora non riescono a giocare contro la Fiorentina? Non ci credo. C’è una debolezza a livello di empatia del gruppo, bisogna guardarsi in faccia e superare le difficoltà tutti insieme. Ora come ora nessuno ha le chiavi per portarci fuori da questa situazione”.

L’ex biancoceleste si è soffermato sia sulla prestazione, sia sulle parole rilasciate dal tecnico nel post gara ai microfoni delle emittenti: “Sarri parla di cilindrata e tenuta mentale, ma la forza di una squadra di fare quadrato e costruire un muro non l’ho vista nella Lazio. È un aspetto preoccupante per dei giocatori che sono arrivati secondi. Può darsi che a questo livello ogni tre giorni non è ‘giocare’ quanto più ‘rappresentarsi al meglio’. In questo abbiamo problema, non siamo Maldini e Baresi che sono sempre al 100%. Manca la componente fondamentale, che è la mentalità. Questa squadra non può avere più impegni settimanali contemporaneamente, ci sono giocatori che si fermano spesso, non c’è equilibrio perché non è solida quando scende in campo. Non penso che aver rinnovato il contratto a Luis Alberto sia un errore, ricordiamoci il giocatore dell’anno scorso”.

“Bisogna avere gli attributi di essere squadra ogni tre giorni. Non esiste un allenatore che non sbaglia, ma riappropriamoci di una squadra che deve combattere: gli uomini si vedono nel momento di difficoltà. La Fiorentina è tatticamente facile da leggere, a patto che tu in campo abbia 10 persone lucide.”

Lo scrive LaLaziosiamonoi.it

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