Negli ultimi giorni qualche testata giornalistica fiorentina ha dato come possibile un clamoroso ritorno di Lucas Torreira in viola, seppur non esista alcuna trattativa in tal senso, addirittura dal prossimo gennaio. L’ex Sampdoria è stato intercettato spesso a Firenze nell’ultimo periodo e avrebbe addirittura comprato casa qui, con la ferma intenzione di tornare a vestire la maglia gigliata. Questo sarebbe l’indizio, secondo qualcuno, per cui questo clamoroso ritorno saerebbe possibile.

Premesso che non esiste alcuna trattativa al momento, il fatto che Torreira sia spesso a Firenze non significa necessariamente che la porta della Fiorentina possa essere ancora aperta per lui. Non mettiamo in dubbio che il suo cuore batta ancora per Firenze e i suoi colori, ma da qui a ipotizzare un ritorno, illudendo i tifosi che esista davvero questa possibilità, ci sembra esagerato.

La realtà è che non sembra esistere alcuna possibilità perché ciò avvenga. Rocco Commisso è stato chairo nella sua prima conferenza stampa dal ritorno in Italia, chiudendo qualsiasi possibilità. E sappiamo bene quanto Commisso sia fermo nelle sue decisioni, basti pensare al rapporto chiuso con Gattuso a causa delle pretese di Mendes o al caso Grillitsch col.. padre.

Inoltre, la scelta (tecnica, come ha precisato lo stesso ds Pradè) sarebbe stata condivisa con lo stesso allenatore, che non farebbe certo carte false per riportare l’ex Tottenham a Firenze. Considerando che quel ruolo ormai appartiene inequivocabilmente ad Amrabat.

Il centrocampo viola è forse il reparto più completo, visto che la scorsa estate sono arrivati, a titolo definitivo, anche Mandragora e Baràk. Che si sono andati ad aggiungere al marocchino oltre che a Bonaventura, Maleh, Duncan, Zurkowski e a Castrovilli che pure dovrà ritrovare il posto in squadra l’anno prossimo . Senza scordare che la Fiorentina è intenzionata a puntare forte, in futuro, anche sul gioiellino Bianco.

Insomma, non sembrano esserci proprio le basi per un ritorno di Torreira in riva d’Arno, almeno non per indossare la maglia viola. E alimentare false speranze ci sembra quantomeno inopportuno,

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