E’ stato Capitano della Fiorentina dal fallimento alla rinascita, passando proprio dall’inferno della C2. Ecco le parole di Angelo Di Livio, presente alla Hall Of Fame della Fiorentina:
“Bello essere qui, è un grande orgoglio perché abbiamo lavorato tanto e bene. Far parte della storia della Viola mi rende veramente molto felice. Sono emozionato ed è giusto che sia così. Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato. Non è stato difficile scegliere di restare anche dopo il fallimento in quel momento, la Fiorentina aveva bisogno di una mano, e con facilità ho fatto la cosa migliore.
Ne sono orgoglioso, perché chi ha seguito la Fiorentina quel periodo sa che non è stato semplice ritornare in Serie A. Abbiamo lavorato bene e sofferto tantissimo. È il calcio che piace ai tifosi, l’amore e l’attaccamento alla maglia, siamo riusciti in pochi anni a tornare nel calcio che torna. Firenze e la Fiorentina meritano la Serie A.Sono arrivato per giocare la Champions, e la partita che mi ricorderò per sempre è quella contro l’Arsenal nella quale segnó Batistuta.
Per tutti i fiorentini è stata una serata indimenticabile. Poi l’esordio in C2, non si può dimenticare. La rinascita è una bellissima storia da raccontare, vedere tutta quella gente che ci seguiva e che venivano allo stadio, da brividi”. La base della squadra è importante; ha una società solida e seria, che vuole fare le cose in grande, basti guardare il Viola Park.
È una squadra che nelle ultime partite si è un rimangiato quanto fatto di buono nelle prime uscite, ma credo che Italiano la stia riportando dove merita, ci devono credere. Stiamo vedendo che anche in questo campionato, tranne Inter e Juventus, le altre balbettano, quindi la Fiorentina ne deve approfittare.
Orgoglioso di Bonaventura, ho fatto il suo stesso percorso. È un professionista serio, che merita questo ed altro, così come Biraghi. Jack sta facendo un campionato veramente importante, merita tutti gli elogi. La Fiorentina deve crederci sempre perché ha questo gioco che può mettere in difficoltà chiunque. Poi ci sono delle partite dove viene fuori l’entusiasmo e la voglia di dimostrare”