Cesare Prandelli lo ha ripetuto più volte, quella di stasera contro il Genoa non la giudica come una partita da “dentro o fuori”.

E, in effetti, considerando che siamo appena alla decima giornata di campionato, stupirebbe il contrario.

Ma la realtà dei fatti è ben diversa.

Perchè se stasera la Fiorentina riuscisse a battere il Genoa si toglierebbe, almeno per il momento, da una situazione di classifica quantomeno imbarazzante visti i valori (sulla carta) di questa rosa.

Oltretutto, con i tre punti contro i Grifoni, la Fiorentina supererebbe in classifica ben tre squadre (Parma, Spezia e Udinese, quest’ultima pur con una partita in meno). E si metterebbe alla pari di Sampdoria e Benevento, attualmente in dodicesima e tredicedima posizione. Insomma, un discreto passo avanti dopo le ultime disfatte.

E quello che è ancora più importante, certamente da non sottovalutare, è l’aspetto psicologico.

In caso di vittoria la squadra (e soprattutto i tifosi) sarebbe più serena nell’affrontare le partite successive. In caso, invece, di ulteriore passo falso con una sconfitta o un pareggio, la situazione tornerebbe molto delicata da un punto di vista psicologico.

Nel calcio paura porta paura. Ed è proprio la paura il termine più gettonato per descrivere l’impasse in cui sono caduti i giocatori viola.
Serve uno sblocco psicologico e una rapida risalita in classifica potrebbe portare una boccata d’ossigeno.

Almeno per il momento.

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