E’ stato annunciato da Pradè “in pompa magna” come il “salvatore della Patria”, colui che avrebeb aiuitato la Fiorentina nel finale della scorsa stagione a raggiungere una tranquilla salvezza.

“Abbiamo preso due giocatori pronti” affermava il ds in tempi non sospetti, ma di quei due giocatori (Aleksandr Kokorin e Kevin Malcuit) non si è praticamente mai vista traccia.

Malcuit è tornato da dove era venuto (il Napoli) ma su Kokorin il club viola ha fatto un investimento importante, contratto di tre anni e mezzo (con opzione sul quarto) a 1,8 milioni a stagione. Nella scorsa stagione ha giocato solo una manciata di minuti, dimostrandosi non all’altezza della Serie A. Neanche lontanamente. Poi l’infortunio che lo ha fatto definitivamente sparire dalla circolazione per mesi.

Le rassicurazioni di Capello e Mancini, sul talento del giocaotre, sono risultate indimostrabili, almeno per ora. La speranza era che con la nuova stagione si potesse finalmente capire le qualità del russo, ma le prime settimane di ritiro a Moena e le prime amichevoli ci hanno lasciato più dubbi di prima.

Non aiuta poi il fatto che Kokorin non parla una parola di italiano e neanche lo capisce, nonostante abbia un insegnante personale da quando è arrivato a Firenze. Spesso è Vlahovic a tradurgli in inglese le indicazioni di Italiano e lo stesso mister deve spesso spostarlo fisicamente nel campo per fargli capire i movimenti da fare.

Italiano lo vede punta centrale al pari di Vlahovic, ma in quel ruolo il giocatore non porta alcun pericolo alla porta avversaria. Nelle prima due amichevoli contro due formazioni dilettanti, ha preso solo una traversa e procurato un rigore. Troppo poco per un giocatore del suo talento, almeno per quello che aveva dimostrato in patria.

E’ vero che con Vlahovic titolare, non vedrà praticamente mai il campo, ma l’investimento fatto su di lui deve essere giustificato.E al momento sembra molto difficile.

Tanto che la Fiorentina sta anche pensando di cederlo, sempre che arrivi mai un’offerta per un giocatore tanto “chiacchierato” fuori dal campo per i suoi problemi passati, quanto inutile in campo.

Un altro flop di Pradè che forse nessuno ci spiegherà mai.

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