Il Ribery-Day ha riempito di entusiasmo la tifoseria gigliata.
Proprio quello che ci voleva dopo gli ultimi anni bui e di disinnamoramento verso una squadra costruita ogni anno “al ribasso”.
Franck Ribery, giunto ieri a Firenze, ha voluto per prima cosa affidare ai social il suo primo saluto alla maglia viola. Ecco il suo post su Instagram:
“Ciao Fiorentina! Un nuovo capitolo si apre per me e per la mia famiglia. Grato e felice di poter firmare in nuovo contratto con un grande club in una splendida città. Guardo con fiducia al futuro con i miei nuovi compagni e dei tifosi fantastici”
Ha chiesto e ottenuto da Pulgar la sua maglia, quel numero 7 che lo ha accompagnato per gran parte della sua carriera, grazie anche (o soprattutto) all’intervento di Arturo Vidal, ex compagno di Ribery al Bayern e connazionale di Pulgar.
Oggi era il giorno della sua presentazione ufficiale, l’ex Bayern è apparso entusiasta della nuova esperienza. Ecco le sue parole:
Con la Fiorentina abbiamo parlato tanto, alla fine abbiamo trovato un accordo. Ho visto tanta emozione e fiducia nella dirigenza. Certo, anche mia moglie è stata importante in questa decisione.
La sfida con CR7? Sono venuto a giocare in un grande campionato e contro grandi squadre, penso ad aiutare la Fiorentina e non a sfidare qualcuno.
Il calcio è la mia vita, volevo restare in Europa ecco perché sono rimasto entusiasta dell’interesse della Fiorentina.
Come Totti? Spero anche io di riuscire a giocare fino a 40 anni. Ho firmato un contratto di due anni, spero di essere ancora decisivo e di aiutare i giovani a cerscere. Questa società ha grandi ambizioni, spero di poter aiutare la squadre ad arrivare tra le prime 5 posizioni o tra le prime 3, anche se non sarà facile.
La serie A? E’ un grande campionato con grandissimi giocatori. L’Inter ha fatto un grande mercato come la Juventus. In Italia la gente vive per il calcio e credo che per me possa essere una grande esperienza. Ho voglia di divertirmi in campo.
L’accoglienza dei tifosi? E’ stata straordinaria, mi ricorda Marsiglia. Questo affetto mi spinge a dare il massimo. Firenze è bellissima e si mangia benissimo.
Chiesa? Quando ho parlato con Barone e Pradè mi hanno detto che è molto forte, mi piace aiutare i giovani a crescere. Anche nella mentalità. Potrà diventare un grande giocatore nel futuro.
Il gol in fuorigioco contro la Fiorentina in Champions nel 2010? Ricordo bene quella partita, fu molto combattuta e abbiamo avuto la fortuna di passare il turno.
Se sono pronto? Mi sono allenato molto da solo ma non ho fatto la preparazione con la squadra. Mi sento bene di fisico e di testa ma non sono ancora pronto. Ho bisogno di qualche giorno per entrare in forma. Ma se il mister mi chiede di giocare sabato lo farò.
Qui ho trovato un bellissimo gruppo, la squadra mi ha mandato un video che ho molto apprezzato. Mia moglie lo ha visto e mi ha detto “dai andiamo alla Fiorentina”.
Le sofferenze dell’infanzia dopo l’incidente? Ho avuto difficoltà e non dimentico da dove vengo. Sono una persona semplice, seria e rispettosa. L’incidente ha forgiato il mio carattere, sono una persona con tanto cuore, se posso aiutare qualcuno lo faccio. Come l’ho fatto tante volte in vita mia.
La storia della Fiorentina? E’ un club importante e prestigioso.
Batistuta e Rui Costa? Sì, mi piaceva anche Vieri. Ci sono sempre stati grandi giocatori e poi è una città che vive per il calcio. Sono felice di essere qui.
Toni è come un fratello, ci sentiamo spesso. Ho sentito anche Frey, era felice per me e mi ha dato qualche consiglio.
Dopo la presentazione in sala stampa è arrivato il momento della presentazione dei tifosi allo Stadio Artemio Franchi, in una cornice spettacolare di luci, musica e colori.
Tra l’entusiasmo dei tifosi affascinati alla nuova era della Fiorentina.
Durante la presentazione Ribery ha perfino saltato, insieme a Pradè e Joe Barone al coro “Chi non salta è bianconero…”
Guarda la conferenza stampa completa