La Fiorentina ha fatto retrofront? Presto per dirlo con certezza, ma qualcosa pare proprio sia cambiato. Tra le ultime affermazioni di Rocco Commisso, in riferimento allo stadio Artemio Franchi, era rimasta impressa quella dichiarazione che non lasciava alcun tipo di spiraglio: “Non metterò neanche un penny per il Franchi“.

Ma oggi, a distanza di qualche mese, le carte in tavola potrebbero essere cambiate. Se da una parte il sindao Nardella e il Comune di Firenze brancolano nel buio per reperire i fondi sufficienti per completare l’opera di restyling come da progetto iniziale (mancherebbero circa 80 milioni), dall’altra parte c’è l’esigenza per la società gigliata di capire dove portare la Fiorentina a giocare per almeno due anni.

In mezzo a questa condizione di neanche tanto apparente stallo, ci potrebbe essere la soluzione. E da qui l’apertura rilevata, per la prima volta, nelle parole di Joe Barone, rispetto al Franchi: “Franchi progetto serio, chiediamo l’apertura di un tavolo col ministro Abodi

L’ipotesi più accreditata è che la Fiorentina e Rocco Commisso in particolar modo, stia riconsiderando l’ipotesi di un intervento economico sul Franchi, con denaro contante, in cambio di una concessione pluriennale. Nell’ipotesi potrebbe essere stata considerata anche la partecipazione del nuovo stadio di Firenze all’Europeo che potrebbe portare grande visibilità alla Fiorentina e soldi al Viola Park visto che potrebbe tranquillamente ospitare una nazionale.

Nelle prossime settimane potrebbero esserci nuovi sviluppi sulla vicenda.

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