Per molti tifosi l’unico colpevole è stato e sempre sarà lui: mister Vincenzo Italiano. Dalle finali perse con Inter e West Ham alla disfatta di Riad col Napoli.

Poco importa se la Fiorentina, con molti dei giocatori che erano in campo anche con Beppe Iachini a lottare per non retrocedere, ora è quarta in classifica. Perché per loro è solo un “fuoco di paglia”. Sarà vero? Di certo lo scopriremo presto, perchè se la squadra resta quella delle ultime partite è quasi scontato che la discesa in campionato sia pressochè inevitabile.

La soluzione? Alcuni l’hanno proposta, andare contro al credo dell’allenatore e schierare una squadra meno propensa all’attacco ma più alla difesa e la ripartenza. Come ha giocato ieri il Napoli, che è stato capace di far male alla squadra viola in contropiede dopo aver subito il gioco (sterile) per quasi tutta la partita.

A fine partita mister Italiano ha detto: “Io penso che se la Fiorentina avesse giocato come il Napoli oggi finiva 7 o 8 a zero. Una squadra che non riesce a far male a un avversario che resta tutto rintanato… Poi sono stati bravi loro, però non credo che la Fiorentina debba giocare come il nostro avversario di oggi. Abbiamo delle lacune, e sono venute fuori oggi”.

Per far capire che la squadra no ha nè le capacità tecniche nè quelle nervose e mentali per fare una partita di attesa, per subire gli attacchi degli avversari per tutta la partita e poi magari colpire di rimessa. Due sono le ragioni: la Fiorentina non ha contropiedisti e, ancora peggio, non ha proprio attaccanti propensi a gonfiare la rete. Non riescono spesso a segnare dopo decine di occasioni, figuriamoci finalizzare con una o due. E poi la difesa viola non è capace di subire gli attacchi senza prendere gol. Troppe le amnesie difensive.

Ecco che resta solo una soluzione: accontentare Vincenzo Italiano, trovare quei giocatori offensivi che sono non importanti, ma proprio necessari per il suo gioco. Altrimenti tanto vale riprendere Beppe Iachini e tornare a lottare per quelli che forse sono gli obiettivi reali per il valore di questa rosa, che ha solo in Bonaventura, Artur e Nico, tre elementi sopra la media.

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