Dopo una lunga malattia, oggi ci ha lasciati il “Gigante buono” Giancarlo Galdiolo.

Ha iniziato la carriera nel Padova, ma ha esordito nel Campionato Serie D con la maglia del Sandonà nella stagione 1968/69. Dopo aver giocato la stagione successiva sempre in Serie D nell’Almas Roma, venne acquistato dalla Fiorentina nel 1970, esordendo con la maglia Viola il 13 dicembre 1970 contro la Sampdoria a Genova (2-2).

Fu titolare nella Fiorentina dalla stagione 1971/72 fino a quella 1979/80 quando fu sostituito nella difesa gigliata da Alessandro Zagano.

A Firenze ha vinto una Coppa italia nel 1974/75 e una Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1975, partecipando anche a tre finali di coppe internazionali: Coppa delle Alpi nel 1970, Coppa Anglo-Italiana nel 1973 e Mitropa Cup nel 1971/72.

Nel 1980 si trasferì proprio alla squadra contro la quale aveva esordito, la Sampdoria. Giocò per 2 anni con in blucerchiati contribuendo alla promozione in Serie A nel 1981/82. Concluse poi la carriera in Serie C nel Forlì.

Nel 2010 la famiglia Galdiolò annunciò la malattia di Giancarlo, una forma di demenza frontale temporale.

Si è spento nella sua abitazione di Castrocaro Terme in mezzo ai familiari.

Le condoglianze sono arrivate anche dal Presidente della Sampdoria Ferrero, mentre Giancarlo Antognoni, bandiera Viola e attuale clun manager viola non ha nascosto il suo immenso dolore:

Per me è stato come un fratello maggiore, mi ha fatto anche da testimone di nozze. Sapevamo da tempo della sua malattia ma questo non ci prepara mai al dolore per la scomparsa di una persona cara.

La morte di Giancarlo Galdiolo si aggiunge a quella di molte altri, avvenute premauramente, di quella Fiorentina degli Anni Settanta: Bruno Beatrice (leucemia), Nello Saltutti (infarto), Giuseppe Lungoni (vasculopatia), Massimo Mattolini (crisi renale), Ugo Ferrante (tumore alla gola). Proprio per questo nel 2007 fu aperta un’inchiesta dalla Procura di Firenze proprio in seguito alla morte di Beatrice, per accertare la responsabilità di alcuni medici e dell’allenatore Carlo Mazzone. Ma tutto finì con l’archiviazione.

La notizia della scomparsa di Giancarlo è stata comunicata dal figlio Alessandro sui social “Dopo una lunga malattia durata più di 8 anni ci lascia un altro grande campione! Fai buon viaggio papà“.

A Firenze fu soprannominato il “Gigante buono” e “Pappa“, per il suo carattere docile e per il suo ciuffo che lo faceva rassomigliare a Pappagone, il personaggio inventato da Peppino de Filippo.

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