Era arrivato lo scorso gennaio per sopperire alla partenza di Dusan Vlahovic. Insieme a Piatek, a dire il vero, ma il polacco in realtà era già a Firenze quando ancora non si sapeva che il serbo sarebbe andato alla Juventus.

Veniva dal Basilea, con un biglietto da visita di tutto rispetto per realizzazioni, sia in campionato svizzero che in Europa. Un roulino di marcia che a Firenze non si è mai visto. Gol col contagocce, di cui uno bellissimo contro il Napoli la scorsa stagione e niente più.

Ci vuole tempo, ci dicevano e si sperava. Vedrete che dopo la preparazione estiva con Italiano sarà un altro Cabral.

Non solo questo non è avvenuto, ma la situazione è addirittura peggiorata. Con la permanenza in maglia viola di Kouamè, prima come esterno aggiunto poi utilizzato come centravanti puro (Verone e Atalanta), la punta brasiliana è diventata addirittura la terza scelta.

Non piace a Italiano, dice qualcuno. Questo non possiamo saperlo, certo se stanno giocando solo Kouamè o Jovic qualcosa deve pur significare.

La partita decisiva sarà quella di giovedì in Scozia contro gli Hearts. Se Cabral dovesse ancora rimanere in panchina, la bocciatura, almeno per ora, sarebbe certificata.

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