Anche il giornalista Massimo Basile, su Facebook, ha detto la sua sul “caso” ourinho che sta tenendo banco negli ultimi giorni:

Mou inventerà qualcosa anche per la sfida con noi. Ha capito che con il suo calcio, per salvare sé stesso deve giocarla lui con tutti i mezzi. Ha una capacità unica di entrare nel sentimento di una città, di una tifoseria. Se tutti i suoi giocatori lo amano, se tutte le sue tifoserie lo amano, ci sarà un filo comune? Questo è lui. Per me è al pari di Guardiola come impatto sulla storia del calcio, anche se non tattico. 

Ora è passato al lamento preventivo e ha avuto ragione. Ma se non lo fa nella capitale mondiale del vittimismo, nella capitale di un Paese piagnone, dove dovrebbe? Non in Premier, non in Bundesliga. Lì userebbe altre armi. 

Lui non allena solo la squadra, ma una città, un popolo. È il riflesso in cui i tifosi si vedono. Se pensiamo che il suo lamentarsi sia un corpo estraneo al Paese, non abbiamo capito. Io non riuscirei a trascinare il mio dirimpettaio. Per essere Mourinho ci vuole un’intelligenza superiore. Detto questo, a me piace Mou perché ci ricorda che siamo, in fondo, un popolo di piagnoni”

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