Siamo alla vigilia della partita col Benevento, che segnerà il ritorno sulla panchina viola di Cesare Prandelli.

Il mister ha parlato oggi in conferenza stampa, tanti i temi toccati, iniziando dal ricordo del grande Pietro Vuturo:

Conoscevo Pietro come conosco il fratello, mando un abbraccio a tutta la famiglia. Lo ricordo consentimento, un grande tifoso e un grande personaggio“.

Dopo le emozioni si torna a parlare di calcio:

Cosa vorrei vedere domani? Vorrei vedere innanzitutto la voglia di vincere. la voglia di rimanere unisti anche nei momenti difficili. Ho trovato i giocatori molto disponibili ma è chiaro che non posso vedere ancora quello che vorrei. Coi nazionali ho potuto lavorare solo per 2 giorni. Voglio però vedere una squadra che vuole trovare la vittoria, anche se i primi giorni dopo il cambio dell’allenatore sono sempre traumatici.

La cosa più interessante è che ho trovato una società molto coesa e un ambiente molto professionale. Credo ci siano tutte le componenti per poter costruire qui qualcosa di importante.

Pulgar? Mi piace molto, ha ottime geometrie e temperamento. E’ un giocatore che mi tornerà molto utile, in questto momento di lockdown più che il gioco saranno importanti le 5 sostituzioni che potranno cambiare la partita.

Il coraggio che chiedo? Vuol dire anche personalità, il coraggio di andare a giocare la palla in zone difficili.

Cosa vorrei rivedere della mia vecchia Fiorentina? Ora è tutto nuovo, vorrei solo una squadra che esce sempre dal campo dopo aver dato tutto.

L’attacco? Per me gli attaccanti devono avere il fiuto del gol ma anche saper aiutare la squadra. Una sana competizione interna ci può stare, ma non penso di cambiare spesso. Serve continuità.

Le mie emozioni? Non pensavo di poter tornare, ma nei miei sogni ritrovavo il mio fischietto e la tuta viola. Ora comincia una nuova storia e spero di essere ancora protagonista.

Le parole di Commisso? Ho sempre creduto che quando parla un presidente bisogna ascoltarlo e non commentarlo. Se ha detto determinate cose è perchè ha una cultura diversa e noi dovremmo riflettere. Ripete spesso che non sopporta le bugie. Io dico ai tifosi che bisogna tenersi stretto uno così, perchè sta costruendo cose importanti per la Fiorentina. Conta la partita di domani, ma si può pensare in grande.

Ribery? E’ un trascinatore, uno che vuole vincere anche in partitella. Mi ha dato grande disponibilità ma vorrei che non fosse l’unico finalizzatore della nostra manovra.

Il Benevento? Ha cattiveria e lotta su ogni pallone. Dovremo mettere in campo le stesse convinzioni per dimostrare la nostra superiorità.
La formazione? Non la sanno ancora nemmeno i giocatori, non voglio dare vantaggi agli avversari.

Difesa a 4? Non posso stravolgere i sistemi di gioco in poco tempo, i cambiamenti devono essere graduali. Per questo non farò starvolgimenti.

Lirola e Biraghi nella difesa a 4? Sono entrambi con propensione di spinta, ma con i giusti equilibri si può fare.

Callejon? Può fare la differenza è un giocatore importante. Ma serve un percorso molto lungo, serve una condizione importante.

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