Poche sono le certezze in Fiorentina oggi. L’unica crediamo sia il fatto che tutto poteva aspettarsi il tecnico viola Prandelli al suo ritorno sulla tanto amata panchina viola, meno che una disfatta di tali proporzioni col Benevento.

Lui stesso, a fine partita, è sembrato perfino sorpreso nel dover constatare uno stato così penoso dei suoi ragazzi. Sotto tutti i punti di vista.

Lascio da parte le emozioni che ho provato, devo capire tante cose. Qui c’è veramente tanto da lavorare. Poca fame nei giocatori? Non penso perchè ci sono aspettative alte, ma per mantenerle devi avere la giusta mentalità e personalità. Non è il sistema di gioco a preoccuparmi, ma la fragilità di questa squadra che si perde alle prime difficoltà. Dobbiamo diventare un gruppo, se ognuno pernsa a sè stesso non possiamo uscirne. Ci saranno discussioni aperte e sincere, i giocatori hanno capito la situazione e vogliono affrontarla. Bonaventura? Lo avevamo disponibile ma nel riscaldamento abbiamo dovuto cambiare. Borja Valero? Era da agosto che non giocava una partita, non ha i 90 minuti nelle gambe. Ribery? Ha vuto un risentimento al flessore, la sua assenza è importante, aggiungiamo problemi ai problemi. Vlahovic? Il primo controllo è fondamentale. Castrovilli? Doveva muoversi tra le linee ma siamo sempre stati lenti a far ripartire il gioco.
La squadra ha potenzialità ma è davvero tanto fragile dal punto di vista mentale. Dovrò lavorare tanto per far migliorare i ragazzi che ho. Di mercato non parlo.”

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