C’è una strada diretta per andare in Europa League, ormai lo sanno tutti, è quella che arriverebbe vincendo la Conference League. Ma c’è da vincerla.
La Fiorentina, nel frattempo, si tiene aperto un “piano B” dal campionato, dove occupa attualmente l’8° posto (con 54 punti) davanti al Napoli (a 52 punti). Posizione che significherebbe, al momento, terza qualificazione consecutiva alla Conference League.
Ma quanti punti mancano ai Viola per la matematica qualificazione (almeno) alla Conference? Se avesse battuto il Napoli sarebbe stata già raggiunta, visto che rispetto agli (ormai ex) Campioni d’Italia i viola sarebbero stati in vantaggio negli scontri diretti. A dire il vero, anche col pareggio, la squadra di Italiano mantiene tale vantaggio sui partenopei, che per superare la Fiorentina devono sperare quindi in due sconfitte dei Viola (che ricordiamo devono recuperare la partita con l’Atalanta) a fronte di una vittoria del Napoli nell’ultima di campionato al Maradona contro un Lecce già salvo.
Di conseguenza, alla Fiorentina basterebbe invece un punto da ottenere nell’ultima partita a Cagliari (che potrebbe essere già salvo in caso di vittoria col Sassuolo) o nel recupero con un’Atalanta che, a sua volta, potrebbe già avere in tasca il pass per la prossima Champions. Insomma, sembrerebbe fattibile.
Attenzione però al Torino, perchè se alla Fiorentina basterebbe un solo punto per tenere dietro il Napoli, i granata (attualmente a 50 punti) in caso di doppia vittoria contro Milan e Atalanta (non così agevoli…) chiuderebbe a 56, quindi davanti alla Fiorentina. Possibile ma poco probabile.
Per assurdo la Fiorentina potrebbe andare ancora in Europa League. Per poterlo fare dovrebbe invece raggiungere o superare la Lazio (59 punti) che dovrebbe perdere le prossime partite contro Inter e Sassuolo o al massimo pareggiarne una, con i Viola che a loro volta dovrebbero battere Cagliari e Atalanta.
Se Lazio e Fiorentina chiudessero a 60 punti, se la giocherebbero con la differenza reti, avendo in parità i confronti diretti.
Tutto, o molto, è quindi ancora da scrivere.