E’ arrivato a Firenze come l’acquisto più oneroso della storia della Fiorenitna, ha faticato, eccome se ha faticato, per non farsi mancare nulla è stato messo pesantemente in discussione (come a Firenze successo a tutti i più grandi, da Antognoni a Batistuta) quando si pensava che fosse un “finto infortunato” per preservarsi per i mondiali con l’Argentina in Qatar. Mondiali che peraltro non ha neanche disputato, proprio per infortunio. Quello è stato il punto più basso del suo rapporto con Firenze e i fiorentini.

Non mi fate ripensare a quei momenti, per favore, mi fanno ancora male” sono state le sue parole in una recente intervista.

Tanto che molte squadre in Europa hanno tentato l’assalto per l’esterno argentino a suon di milioni. Milioni ai quali patron Commisso non ha mai ceduto. E lui zitto, in silenzio ha continuato a lavorare, prendendosi quest’anno niente meno che la maglia numero 10 “strappata” a Castrovilli e soprattutto per mano quella che è diventata la sua Fiorentina.

Ci sono tutti gli ingredienti per dar vita ad una nuova favola argentina, dopo Passarella, dopo Batistuta. Mancava forse solo una cosa. La certezza che non ci sarebbero stati gli enensimi ripensamenti, che in uno dei prossimi mercati non arrivasse la chiamata giusta, quella che avrebbe potuto portare anche lui lontano da Firenze, come Chiesa, come Vlahovic, come Amrabat.

A fugare ogni dubbio ci hanno pensato lo stesso Nico Gonzalez e la Fiorentina. Arriva il rinnovo, pesante, fino al 2028, ben 5 anni a partire da oggi. Con l’ingaggio poratto da 2,5 milioni a stagione a 3 milioni. Al centro del progetto presente e futuro di questa Fiorentina targata Vincenzo Italiano.

Per carità, la storia ci insegna che la firma su un contratto non significa a tutti i costi amore eterno. Ma è un primo passo, almeno, per provarci.

E oggi dovrebbe arrivare proprio l’annuncio. Che aspettiamo a gloria.

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