Al Franchi si affrontano Fiorentina e Atalanta per la semifinale di andata di Coppa Italia 2018/19.

La Fiorentina si presenta all’appuntamento dopo aver eliminato rispettivamente Torino (0-2) e Roma (7-1). I bergamaschi di Gasperini hanno invece eliminato Cagliari e Juventus.

Pioli manda in campo nell’undici titolare il tridente Chiesa-Muriel-Gerson, con la sorpresa Dabo a centrocampo al posto di Edimilson Fernandes che va a sedersi in panchina.

Le formazioni ufficiali del match:

FIORENTINA (4-3-3): Lafont, Milenkovic, Ceccherini, Hugo, Biraghi, Benassi, Dabo, Veretout, Chiesa, Gerson, Muriel. A disp. Terracciano, Brancolini, Pezzella, Fernandes, Laurini, Hancko, Norgaard, Simeone, Pjaca, Graiciar, Vlahovic, Montiel. All. Pioli.

ATALANTA (3-4-3): Berisha, Toloi, Palomino, Mancini, Hateboer, De Roon, Pasalic, Castagne, Gomez, Ilicic, Zapata. A disp. Gollini, Rossi, Masiello, Ibanez, Reca, Pessina, Kulusevski, Piccoli, Barrow. All. Gasperini

 

Ne viene fuori un incontro spumeggiante e ricco di colpi di scena emozionanti.

La Fiorentina prova a imporre il proprio gioco, ma l’Atalanta nelle ripartenze è micidiale. L’ex Ilicic semina il panico e Vitor Hugo non lo vede mai. All’11 minuto l’Atalanta sfiora già il gol proprio con Ilicic, sinistro dal limite, palla che cambia traiettoria improvvisamente per una deviazione e Lafont sventa miracolosamente deviando di mano.

Ma i contropiedi dell’Atalanta sono micidiali. Al 16′ Ilicic ruba il pallone a Vitor Hugo (partita disastrosa la sua) e parte veloce palla al piede. Tocco in profondità per Gomez che con un rasoterra trafigge Lafont. Atalanta in vantaggio, proprio quello che non doveva accadere.

Ma il peggio deve ancora accadere. E’ ancora Ilicic a dettare legge. Pasalic apre per Ilicic, palla di ritorno per lo stesso Pasalic che trafigge ancora Lafont. La Fiorentina è KO. L’uno-due dell’Atalanta è di quelli che tagliano le gambe. Protagonisti del raddoppio ancora l’ex Ilicic e proprio quel Pasalic per il quale l’Atalanta aveva beffato la Fiorentina in estate, quando sembrava già in maglia viola.

La Fiorentina è alle corde, tramortita dall’Atalanta. Dura fatica a creare manovra e Vitor Hugo si fa ammonire per un fallo su Ilicic. La marcatura scelta da Pioli sull’ex viola risulterà un disastro.

Ma al 33′ ci presenta il nuovo Re di Firenze, Federico Chiesa. L’unico in grado di riaccendere la luce in casa Viola. Palomino si fa soffiare il pallone e Federico si invola verso la porta trafiggendo Berisha con un diagonale di destro. La partita si riapre quando sembrava sprofondata in un incubo.

Braccio al cielo del capitano Federico Chiesa che dedica il gol al capitano Davide Astori e bacio sulla fascia da capitano con le iniziali di Davide.

 

Passano solo altri 3 minuti, scambio di prima Chiesa-Muriel che trova in area Benassi, mezza rovesciata e Berisha trafitto ancora!! E’ il gol dell’incredibile 2-2!! Adesso le parti si sono invertite, è l’Atalanta a rimanere annichilita dopo che sembrava avesse chiuso il match.

Il primo spettacolare primo tempo si chiude sul 2-2.

Nella ripresa la Fiorentina scende in campo carica, galvanizzata dal pareggio. Al 52′ Pioli manda in campo Edimilson Fernandes al posto di un deludente Gerson. Dopo 2 minuti Vitor Hugo sfiora il gol di testa. Per lui sarebbe stata l’occasione per farsi perdonare una partita da incubo.

E proprio nel momento migliore per la Fiorentina, l’Atalanta passa ancora. Corner di Gomez, Lafont respinge di pugni centrale e dal limite De Roon pesca il jolly. Fa partire un bolide (forse deviato leggermente) che si insacca alle spalle di Lafont per la terza volta.

Arriva l’ennesima doccia fredda per la squadra di Pioli e per i fantastici tifosi sugli spalti, protagonisti di una coreografia bellissima per Davide Astori prima del fischio d’inizio e sempre vicini alla squadra.

CI sono responsabilità del portierino francese su questo gol, perché la respinta di pugni verso il centro area è sempre un suicidio calcistico.

Se c’è però una caratteristica che ha questa squadra, è che non si arrende mai. Al 75′ Berisha salva l’Atalanta con un’uscita di piedi su Chiesa. Pioli si gioca l’ultima carta, entra Simeone al posto di Dabo. In campo c’è ora il tridente Chiesa-Muriel-Simeone e si vede.

Infatti passano appena 3 minuti che Simeone pesca benissimo Chiesa, il talento Viola dalla destra mette in mezzo dove Muriel deve solo spingere il pallone in rete. Incredibile 3-3 al Franchi, in una delle partite più divertenti del campionato, anche se il risultato sorride più ai bergamaschi che alla Fiorentina.

I ragazzi di Pioli cercano nei minuti finali il clamoroso gol vittoria, che renderebbe meno complicato il ritorno a Bergamo ad aprile. Ma è ancora l’Atalanta a sfiorare il quarto gol. Siamo al terzo minuto di recupero quando Hateboer colpisce di testa in pieno la traversa a Lafont battuto! E’ l’ultimo brivido (per fortuna) della partita, che si conclude con un pirotecnico 3-3!!!

Qualificazione ancora in bilico, ci si giocherà tutto a Bergamo tra 2 mesi. Anche se l’Atalanta, con questo risultato, partirà sicuramente avvantaggiata.

 

La partita a modo mio

Una serata da incubo trasformata in una serata di speranza. Quella che nella gara di ritorno si possa ribaltare un risultato attualmente piuttosto negativo per la Fiorentina, che lascia ai bergamaschi più risultati utili per passare il turno (pareggi fino al 2-2 e vittoria). Una gara incredibile, spettacolare e divertente per i telespettatori italiani che l’hanno vista su Rai Uno. Un pochino meno per i tifosi Viola, che avrebbero preferito chiuderla con un risultato meno roboante e magari con la porta inviolata. L’avvio della Fiorentina è di quelli da incubo. La marcatura di Vitor Hugo su Ilicic è da denuncia. Certo Ilicic lo conosciamo molto bene, quando è in giornata è un giocatore superlativo, difficile da marcare per tutti. Ma la serata di Vitor Hugo è devastante. Non la vede mai, si fa ammonire e rischia di far naufragare la Fiorentina. Purtroppo con Pezzella infortunato, le alternative in panchina non sono molte. Nella ripresa Pioli ha il buon senso di invertire i ruoli di Ceccherini (ancora un’ottima prova la sua) e lo stesso Hugo. C’è semmai da chiedersi perchè aspettare (e rischiare) tanto.  Lafont ci mette del suo in occasione del terzo gol dell’Atalanta, perchè respingere un pallone da calcio d’angolo con i pugni verso il centro area è roba da far drizzare i capelli a un calvo. Detto questo, c’è da sottolineare ancora una volta il Cuore di questa squadra, che non si arrende mai anche quando, numeri alla mano, rimarrebbe poco in cui credere. E allora ci pensa sempre il neo capitano, in assenza di Pezzella, quel Federico Chiesa per cui i complimenti sono sempre pochi. Ha il carattere del leader, del Campione in grado di prendere per mano la sua squadra già in così giovane età. E’ lui, inizialmente da solo, a far ripartire il Cuore Viola dopo l’infarto dell’uno-due bergamasco. E poi c’è il tridente. Quello vero, con Simeone non con Gerson. Che in campo sembrano trovarsi alla perfezione e mai pestarsi i piedi. E’ così scandaloso sperare di vederli tutti e tre in campo per più tempo? Pioli in sala stampa ha chiesto se ci siamo divertiti. Diciamo che potevamo divertirci di più se la porta di Lafont non fosse stata trafitta ben tre volte. Perchè la Fiorentina segna tanto ma subisce anche tanto, troppo. E’ imbattuta nel 2019 ma le vittorie sono sempre troppo poche. E anche stasera un risultato raggiunto più col Cuore che con il gioco, rischia di non bastare per raggiungere il sogno della finale di Coppa Italia. A volte basta poco. Basta evitare di compiere gli stessi errori, perchè se errare è umano, perseverare, lo sappiamo, è diabolico.

Sempre Forza Fiorentina!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *