Vittorio Cecchi Gori è tornato a Firenze e dopo 20 anni in quello che era il “suo” stadio.
“Erano quasi vent’anni che non andavo al Franchi, è stata una emozione violenta tornare nella pancia dello stadio e davanti a quella balaustra, ogni volta che ci salivo sopra ero un uomo felice. E ripenso a quando godevo io, godeva Firenze, godeva la Fiorentina. Dovessi vedere un gol della Fiorentina magari riesco ancora a salirci su. È come se il tempo avesse ricucito la sua storia e questa lontananza fosse stata solo un brutto sogno.”
Torna anche su quel maledetto fallimento:
“Davo fastidio. Ma quella storia non è ancora finita. I miei avvocati non si arrendono. Mi hanno fatto pagare la questione dei diritti tv. Mi hanno chiesto 90 miliardi da trovare in 48 ore.”
E sul suo modo di vedere il calcio:
“Non ho mai fatto una plusvalenza e ho sempre tenuto i giocatori più forti. Dire che a certe cifre non sia possibile dire di no è solo una scusa. Il problema è che spesso si sfrutta l’amore della gente. Lo dico in generale”
Dice che l’allenatore che ha amato di più è stato Claudio Ranieri ma che anche Trapattoni ha lasciato il segno.
Vittorio Cecchi Gori dice poi di non conoscere i Della Valle, evitando così di esprimersi su di loro.
Ultime batute su Federico Chiesa: “I giocatori simbolo non vanno mai ceduti. Può essere un sacrificio, ma lo devi fare se vuoi dare un senso compiuto alle tue ambizioni“